Mourinho la prende con filosofia: «Le assenze? Contro lo Swansea gioco io...»

Mourinho la prende con filosofia: «Le assenze? Contro lo Swansea gioco io...»
«Sto lavorando duro in palestra, anch'io potrei essere un'opzione: Mourinho e Tuanzebe contro lo Swansea...». Mostra di non aver perso il buon umore,...

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«Sto lavorando duro in palestra, anch'io potrei essere un'opzione: Mourinho e Tuanzebe contro lo Swansea...». Mostra di non aver perso il buon umore, José Mourinho, nonostante i grossi problemi di formazione per il finale di campionato del suo Manchester United, a partire dal match di domani all'Old Trafford contro i gallesi. Alla già lunga lista di infortunati (Zlatan Ibrahimovic, Juan Mata, Paul Pogba, Marcos Rojo, Chris Smalling, Phil Jones e Tim Fosu-Mensah), si è aggiunto Marouane Fellaini, squalificato per tre giornate dopo i fattacci del derby di giovedì. Ma il tecnico, in piena lotta per un posto in Champions e per la vittoria dell'Europa League, non può che sforzarsi di rimanere ottimista. «Mata e Pogba - spiega infatti il portoghese - dovrebbero tornare a disposizione per giovedì (a Vigo contro il Celta, ndr). Ma il problema maggiore - ammette poi - è al centro della difesa». Per questo, quindi, domani avranno una chance i giovani Eric Bailly e Axel Tuanzebe. Così come il rientrante Wayne Rooney sarà impiegato a centrocampo, in un reparto dove attualmente gli unici di ruolo sono Ander Herrera e Michael Carrick. Mourinho non lo dice, ma ora forse in cuor suo è pentito di aver lasciato partire Morgan Schneiderlin e Bastian Schweinsteiger. «Nelle rose troppo folte - risponde il manager - quelli che giocano meno finiscono per essere scontenti e sono loro, poi, a chiedere di andar via. A volte, quindi, si deve fronteggiare questo dilemma: avere tanti giocatori ma infelici, compresi i più giovani, oppure no. Al momento, posso dire che siamo anche stati molto sfortunati: finora, in 17 anni di carriera, avevo avuto un solo giocatore con il crociato rotto; contro l'Anderlecht me ne sono ritrovati due in un colpo solo».
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Il Messaggero