Mourinho: «Gli arbitri ci devono spiegazioni». Pinto: «Ce ne capita una a settimana»

foto Mancini
La Roma protesta, di nuovo gli arbitri nel mirino. Moruinho si scaglia contro il Var, Banti, e contro il direttore di gara, Guida. «Abbiamo il rispetto dei romanisti ma lo...

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La Roma protesta, di nuovo gli arbitri nel mirino. Moruinho si scaglia contro il Var, Banti, e contro il direttore di gara, Guida. «Abbiamo il rispetto dei romanisti ma lo vorremmo anche dai Banti di questa vita, che seduti nella loro sedia hanno tolto tanti, tanti punti a questi ragazzi». Così l'allenatore della Roma, Josè Mourinho, ai microfoni di Dazn dopo la sconfitta con la Fiorentina. «Perchè il signor Banti ha richiamato Guida che stava a 10 metri e non ha visto che era rigore? Vorrei questa spiegazione - ha proseguito il portoghese -. La stiamo aspettando noi, ma sono tante partite che non abbiamo spiegazioni. Ho già visto il rigore, non è un tocco, non è un fallo, non era Var, non era rigore. E il signor Banti interviene...». Mourinho ha poi ammesso che «dopo la partita di giovedì ci mancavano energie fisiche e mentali, già sapevamo che ci sarebbe stata questa differenza con la Fiorentina», ma ha insistito sul tema arbitri ricordando i casi di «Venezia, di Bologna, di tanti episodi che non hanno spiegazioni. Abbiamo un campionato da giocare ed è veramente troppo quello che succede alla nostra squadra».

PINTO

"Non mi piace essere qui a parlare ma abbiamo l'obbligo di migliorare tutti gli aspetti del nostro lavoro. Questo vale anche per le regole e gli arbitri. Purtroppo arriviamo alle ultime due giornate di campionato, con questa lotta per l'Europa, senza che si capisca qualcosa. Ogni settimana ne capita una. Un giocatore viene toccato, cade e si fischia il rigore. Non voglio puntare il dito contro l'arbitro, noi tutti sbagliamo. Ma arriviamo a fine stagione stanchi. Facile dire che la panchina della Roma fa delle sceneggiate, senza sapere cosa succede sulle altre. Facile dire che la Roma si lamenta degli arbitri. Dispiace venire qui in conferenza. Non mi piace parlare, ma dopo 36 giornate ancora non si capiscono regole e protocollo. Così non è possibile. Voglio che a fine stagione ognuno si prenda le proprie responsabilità. Io guardo tutte le partite di A, un campionato che mi piace molto. E in tutte le giornate si creano situazioni così, in cui non si capisce l'uso del var. E la Roma da inizio anno è stata molto sfortunata. Non possiamo continuare a usare questo aggettivo, però è così. Con le istituzioni abbiamo avuto un atteggiamento sempre aperto nei confronti di arbitri e istituzioni. Ma oggi in una partita decisiva per l'Europa dopo 4 minuti è stata fischiata una cosa sbagliata. Mi conoscete, per me è sempre meglio fare piuttosto che parlare e trovare scuse. È sempre meglio lavorare per risolvere i problemi. Però, arrivati a questo punto, sono molto stanco"

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Il Messaggero