Dovizioso: «Sono stato perfetto»

Dovizioso: «Sono stato perfetto»
«Sono stato perfetto». Poche parole, quelle di Andrea Dovizioso, per spiegare il perché del successo nel Gp della Repubblica ceca, il suo decimo personale in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Sono stato perfetto». Poche parole, quelle di Andrea Dovizioso, per spiegare il perché del successo nel Gp della Repubblica ceca, il suo decimo personale in carriera nella MotoGp. «È stato un grandissimo week-end - spiega, a fine corsa, nell'intervista internazionale - sapevo di avere una moto veloce, ma non cosi. Credo di essere stato perfetto anche se le sensazioni non erano cosi positive - aggiunge - sapevo, però, che anche loro (Lorenzo e Marquez, ndr) erano al limite con le gomme, ma io non ho mollato fino alla fine ed è andata bene». Soddisfatto anche il capoclassifica Marc Marquez, oggi terzo: «L'obiettivo del week-end era di aumentare vantaggio in campionato e ce l'abbiamo fatta: avevamo 46 punti di vantaggio e ora sono 49. Oggi obiettivamente le Ducati erano più veloci, in accelerazione e staccata sono fortissime. Quindi siamo contenti lo stesso anche se non abbiamo vinto, perché in questo circuito solitamente fatichiamo». «È stata una gara spettacolare con grandi battaglie alla fine - le parole di Jorge Lorenzo, oggi sulla piazza d'onore -. Stavolta ho preferito essere più lento all'inizio per risparmiare le gomme e attaccare alla fine. È stata una strategia positiva, ma Marc mi ha attaccato alla fine e questo ha consentito ad Andrea di involarsi, ma soprattutto di andare via». 
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero