«Se non credi in te stesso, chi ci crederà?». Era la battuta con cui Kobe Bryant chiudeva un famoso spot pubblicitario in onda sulle nostre tv. La frase,...
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FUORI DAL CAMPO
Ciò che era oro sul parquet, come spesso accade ai miti dello sport, ha però vissuto momenti complicati sul versante privato. Il matrimonio con la storica compagna Vanessa Laine è stato messo a dura prova dalle accuse di stupro che hanno trascinato Kobe in tribunale nel 2003. Dopo numerose udienze, la ragazza - una cameriera di un hotel di Edwards, Colorado - ritirò le accuse. Ma quel rapporto sessuale, che secondo la difesa era consenziente, smascherò comunque le infedeltà del campione. Che furono alla base della richiesta di divorzio di Vanessa nel 2011. Separazione che poi venne scongiurata e dimenticata grazie alla nascita di altri due figli. Già, quattro figli, tutti con nomi italiani: Natalia Diamante, Gianna Maria Onore, Bianka Bella e Capri Kobe. A rendere più solido quel legame con una terra che oggi piange quel pestifero figlioccio che firmava autografi ai suoi coetanei al grido di: «Tienilo. Io diventerò famoso». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero