Moratti: «L'Inter può sperare nello scudetto». Intanto i neroazzurri perdono 3 a 1 con il Chiasso

Moratti: «L'Inter può sperare nello scudetto». Intanto i neroazzurri perdono 3 a 1 con il Chiasso
«Scudetto? Lo possono vincere in tante e quindi anche l'Inter può sperare molto di più. Crediamo che la squadra possa far bene. Abbiamo tante speranze e così aumentano le...

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«Scudetto? Lo possono vincere in tante e quindi anche l'Inter può sperare molto di più. Crediamo che la squadra possa far bene. Abbiamo tante speranze e così aumentano le pressioni su Mancini». Lo ha detto l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti a margine di un evento dedicato a suo padre Angelo. Moratti spera di vedere un successo a San Siro la settimana prossima contro la Juventus. Tre punti che nel derby d'Italia mancano ai nerazzurri dal 2010: «Quando abbiamo vinto, beh sappiamo come è andata a finire la stagione e può darsi che succeda ancora». Questa Inter, secondo l'ex patron, è stata costruita seguendo pienamente le indicazioni dell'allenatore: «C'è tutto di Mancini in questa Inter, per il 90 percento è sua. Ha scelto gli uomini e c'è il suo carattere». Infine l'ex presidente racconta di un legame importante tra Thohir e i nerazzurri: «Ci tiene tantissimo, questa squadra ormai fa parte dell'80% delle sue sensazioni e della sua vita. Speriamo che riesca a esprimere, ed è anche una fortuna riuscire a farlo, tutto quello che ha da dare all'Inter».



L'Inter, senza 15 nazionali e gli influenzati Palacio e Montoya, perde 3-1 nel test col Chiasso, dimostrando ancora di faticare a fare risultato nelle amichevoli. Nel primo tempo Mancini schiera la difesa a tre D'Ambrosio-Popa-Juan Jesus in difficoltà in occasione del gol di vantaggio firmato da Melozzi. Nella ripresa è Icardi a riequilibrare il risultato grazie ad un preciso destro al 7'. Il Chiasso, però, trova il 2-1 complice un grossolano errore di Berni, terzo portiere dell'Inter, che serve involontariamente Hassel a pochi passi dalla porta. È sempre Hassel a siglare il 3-1 su punizione, beffando Berni sul suo palo.
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Il Messaggero