Il cittì Fabio Conti ha la camicia celestina zuppa di pioggia e i pensieri di rammarico, che esprime, e di rabbia, che tiene abbastanza per sé. Il suo Setterosa...
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E’ durato tutto il primo tempo e un’anticchia del secondo il digiuno delle ragazze azzurre, mentre le spensierate russe segnavano quattro gol e il loro portiere, Anna Karnaukh cominciava a far “cose che voi pallanuotisti non avete mai visto”, si direbbe cion un po’ di esagerazione. “Abbiamo avuto una partenza negativa - diceva Conti con moderazione, alludendo al disastro d’avvio - e poi c’è stato uno sforzo straordinario per il recupero”: perché il recupero c’è stato, il seguito del secondo quarto è stato tutto del Setterosa e, raggiunta la Russia, l’Italia è andata pure avanti. Al 3-0 parziale delle avversarie ha corrisposto il 4 a 1 per l’Italia che poi andava avanti. Il terzo quarto si chiudeva sul 3-3. E dunque si andava all’ultima frazione sul 7 a 7.
Era lì che ci si giocava il torneo. E l’ultimo parziale, 2 a 1 per la Russia, suoi gli ultimi due gol, “condanna” l’Italia.
“Siamo stati impeccabili fin qui, ed anche oggi le ragazze sono state brave nel riprendersi la partita; poi è mancata la lucidità, è intervenuta la fretta, l’imprecisione dei passaggi ma non dei movimenti” dice ancora Conti. “La delusione c’è, ma è anche da partite come queste che si cresce e s’impara ed abbiamo iniziato un percorso”. E poi è sportivissimo: “Comunque la Russia ha meritato di vincere”.
Per la pallanuoto c'è ancora la chance Settebello: domani sera alle 22 va in vasa contro la Croazia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero