Mondiali, il portiere della Svezia: «Ibra ci sarà Non so se sia un bene»

Mondiali, il portiere della Svezia: «Ibra ci sarà Non so se sia un bene»
A un mese dalle convocazioni per la lista dei 23 che andranno ai Mondiali in Russia, in Svezia tiene banco la questione Ibrahimovic: ci sarà o no? L'attaccante ora al...

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A un mese dalle convocazioni per la lista dei 23 che andranno ai Mondiali in Russia, in Svezia tiene banco la questione Ibrahimovic: ci sarà o no? L'attaccante ora al L.A. Galaxy, ritiratosi dalla nazionale dopo gli Europei di due anni fa in Francia, da qualche tempo ha cominciato a proporsi e ultimamente ha fatto sapere via social che «ci sono molte chance» di vederlo in azione nel torneo in Russia. Il ct svedese Janne Andersson ha spiegato che non sarà lui a telefonare ad Ibra, «ma, semmai, deve essere il contrario», mentre tra coloro che sanno già di andare al Mondiale emergono delle perplessità. È il caso di Karl-Johan Johansson, portiere di riserva della nazionale, che ad alcuni 'medià francesi (gioca nel Guingamp) ha spiegato che «Ibra, come giocatore e come persona, è molto individualista». «Non ho idea se verrà convocato o meno - ha detto Johansson -. Dipenderà dal nostro selezionatore. Comunque ci siamo qualificati al Mondiale senza di lui. Certo che se lo chiameranno giocherà bene, però la nostra attuale nazionale gioca molto in modo collettivo, mentre Zlatan è un individualista, e le giocate per il gol, quando lui c'è, vengono sempre ideate attorno a lui, al contrario di quanto accade adesso che privilegiamo il collettivo. È un modo differente di giocare». Quindi la presenza di un fuoriclasse come Ibra condiziona in ogni caso il modo di giocare: «é logico, se hai in squadra un giocatore come Zlatan, Cristiano Ronaldo e Messi. Perché sono calciatori di un'altra categoria, e devi usare uno stile differente dal solito. Non so se il nostro allenatore vorrà operare un cambiamento così grande nel sistema in cui giochiamo da due anni».

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Il Messaggero