Il fidanzato della Giuliani: «Andrò a vederla giocare in Francia, ma niente sesso durante i Mondiali»

«Se quando raggiungerò Laura in Francia faremo sesso? Quando sarò lì lascerò Laura concentrata, è il mister che decide, le ragazze...

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«Se quando raggiungerò Laura in Francia faremo sesso? Quando sarò lì lascerò Laura concentrata, è il mister che decide, le ragazze staranno insieme tra loro per rimanere più concentrate». Cristian Cottarelli, fidanzato del portiere della nazionale femminile Laura Giuliani, e lui stesso portiere di calcio, oggi a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, ha raccontato come sia la numero 1 dell'Italia in privato. Negli appuntamenti sportivi decisivi come questo mondiale c'è chi dice che dal punto di vista sessuale gli atleti dovrebbero fare astinenza e chi invece crede che fare del sesso aiuti le prestazioni in campo. Lei e la sua compagna, dunque, siete più per l'astinenza? «Sì, diciamo di sì».


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Non è allora che sotto sotto spera che la nazionale venga eliminata il prima possibile così da poter rivedere liberamente la sua fidanzata? «No, no, più le ragazze vanno avanti e meglio è. Sarà più bello quando lei tornerà», ha spiegato il fidanzato di Laura Giuliani. Come vi siete conosciuti con la numero 1 della nazionale? «Tramite un'amica comune, e quotidianamente condividiamo la passione per il calcio, di cui parliamo molto anche a casa». È vero che il mito di Laura è Gianluigi Buffon? «Si, Laura lavora quotidianamente per ricalcare le orme del suo mito. E anche come personalità e comunicazione con la squadra ricorda proprio Buffon, visto che cerca sempre di essere tranquilla e punto di riferimento della squadra».


C'è chi l'ha già definita il miglior portiere del mondiale. «È un po' presto per dirlo ma è partita bene...» Visto che siete entrambi portieri, vi capita mai di giocare a chi para meglio a casa? «Sì. Giochiamo usando la finestra come porta, e qualche volta si mettono in mezzo pure i nostri gatti. Di solito vinco io - ha scherzato a Rai Radio1 Cottarelli- ma questo non diteglielo». Da quanti anni convivete? «Da 7 anni, lei ne aveva 19 quando siamo andati a convivere». Qual è il nomignolo affettuoso che le ha dato? «Io la chiamo pesciolina e lei mi chiama sbirulo». Perché proprio pesciolina? «Perché le piace imitare i versi degli animali, mi fa molto ridere e la prendo spesso in giro per questo». Quando la raggiungerà in Francia? «Sì, partirò giovedì per seguirla nella seconda e nella terza partita». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero