Il mondo si tuffa a Gwangju, città del sud della Corea del Sud, sul 35° parallelo, lo stesso di Lampedusa, tre paralleli sotto il famigerato cordolo del 38°,...
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La rassegna mondiale ha un programma molto più ampio di quella olimpica: nel nuoto, per esempio, propone tutte le gare dello sprint; nel nuoto sincronizzato (che la dirigenza internazionale vorrebbe chiamare pomposamente “artistico” giacché mescola nuoto, musica e balletto, uno spettacolo) ai Giochi sono esclusi gli uomini con una discriminazione al contrario rispetto a quella subita dalle sportive; nel fondo non ci si limita a una gara, quella dei 10 chilometri, ma il programma è completo.
SETTANTASEI ORI
Saranno assegnate, in tutto, 76 medaglie d’oro; l’Italia del nuoto (parola omnicomprensiva di tutte le discipline) ha buone carte da giocare, anche se subito si tende (e si deve, per onestà intellettuale) che non sarà, né può, essere l’”isola del tesoro” che furono gli Europei di Glasgow 2018: il nuoto, come l’atletica pure se non ancora con la partecipazione degli “africani” (ma gli “afroamericani” statunitensi stanno presentandosi), diventa concorrenzialmente difficilissimo quando si fa globale. Statunitensi, australiani, cinesi, giapponesi, più qualche “delfino sciolto” del Sudamerica, del Canada, del Sudafrica o del sud est asiatico rendono la salita sul podio un’arrampicata sulle cime dell’Himalaya, e le Alpi sono assai più facili da scalare.
Però buone carte ci sono: Paltrinieri giocherà la doppia chance del fondo e della piscina, seguendo l’ultima moda dei nuotatori multitasking; la Pellegrini è della partita da quando aveva 15 anni e ne ha 31 ma è eterna ed ha più medaglie di un generale sovietico di una volta; la Quadarella, la Panziera, Detti, Miressi per non citare che alcuni del nuoto in senso stretto, compresa un’adolescente come Benedetta Pilato, girino d’età ma rana in pratica; il fondo è magari la solita cassetta di sicurezza; nei tutti ci sono giovani interessanti per il dopo Tania; nel sincro abbiamo addirittura la coppia campione, Giorgio Minisini e Manila Flamini, che cambiano musica ma non vogliono cambiare risultato; e la pallanuoto, Settebello e Setterosa, è sempre in agguato; e, in più, De Rose, il tuffatore da brivido.
IN ACQUA A MEZZOGIORNO
Il fuso orario propone una differenza di 7 ore. Le finali di nuoto, ad esempio, in programma alle 18 locali nella seconda settimana mondiale, saranno dalle 11 italiane. Greg sarà in acqua, per il fondo, nelle notti di qui.
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Il Messaggero