Mma, a Roma torna Cage Warriors: sfide internazionali tra fighter

Sabato 28 ottobre, alla Fiera di Roma, si affronteranno oltre 30 lottatori. Attesa per il romano Simone Patrizi

Per far capire cosa sono le Mma al grande pubblico, basta citare l'irlandese Conor McGregor, iconica figura multimilionaria che ormai ha ampiamente superato i confini dello...

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Per far capire cosa sono le Mma al grande pubblico, basta citare l'irlandese Conor McGregor, iconica figura multimilionaria che ormai ha ampiamente superato i confini dello sport. Non tutti sanno che la sua carriera è partita dal circuito Cage Warriors, prima di approdare nell'inarrivabile (nel senso che è il sogno per cui lottano tutti i fighter del mondo) all'americana Ufc - Ultimate Fighting Championship. Premessa indispensabile a far capire cosa significhi l'appuntamento di dopodomani alla Fiera di Roma, sostenuto dall'assessorato capitolino ai Grandi Eventi: ovvero il ritorno, nella capitale, del circuito di Mma più importante d'Europa, i Cage Warriors, appunto. Oltre 150 eventi in 14 paesi, fondata a Londra nel 2011, è l'associazione di arti marciali più longeva d'Europa. In Italia è arrivata l'anno scorso e il merito è della principale figura di riferimento delle Mma, quel Lorenzo Borgomeo, "papà" della palestra Aurora, il centro più importante, con sede a Casal Bruciato, per chi ha il coraggio di avvicinarsi a questa disciplina. Sì, perché non è facile superare pregiudizi e luoghi comuni, avvalorati, talvolta dalla cronaca nera: basti ricordare l'omicidio di Willy, commesso, per i giudici, dai fratelli Bianchi, due appassionati di Mma. «Ma quelli non erano fighter si infervora subito Borgomeo, una specie di guida non solo sportiva per i suoi oltre 60 atleti Anzi: erano tutto fuorché fighter. Il nostro sport non c'entra nulla con questo genere di violenza. E chi lo pratica sa che una cosa è la gabbia, un'altra la strada».

La gabbia è il terreno dove si misurano oltre 30 fighter, sabato 28, in arrivo da tutta Europa. Ci sono tanti italiani, romani la Aurora schiera ben nove nomi tutti con in testa un unico pensiero: farsi notare per tentare il salto nella Ufc. «Da noi le Mma non sono facili da digerire spiega Borgomeo c'è troppa ignoranza in materia. Le persone vedono i due fighter colpirsi e si spaventano: per noi è semplicemente una questione di distanza. Una distanza diversa rispetto a quella che, ad esempio, separa i pugili. Niente di più». Per questo, essere riuscito a portare Cage Warriors a Roma, per Borromeo, rappresenta il coronamento di un'attività costante e riconosciuta a livello internazionale. L'evento clou è rappresentato da un rematch: da una parte il romano Simone Patrizi, 29 anni, dipendente delle Poste e dall'altra il veronese Dumitru Girlean. «Nel febbraio di due anni fa sono stato sconfitto da lui, dopo un minuto, con un calcio alla testa ricorda Patrizi, del Labaro Avrei voluto combattere di nuovo dopo pochi mesi, ma il mio coach me lo ha sconsigliato. Così mi sono preparato e ho lavorato sui miei punti deboli». Una vita di sacrifici, quella di Patrizi e di chi, come lui, ha scelto le Mma: «Mi alleno tutti i giorni, tranne la domenica. Purtroppo non veniamo pagati molto: non siamo calciatori. Io sono fortunato, perché ho un lavoro, ma devo sostenere spese come visite mediche, nutrizionista, spostamenti, ecc.». Per Aurora combatterà anche Emanuele Tetti, di Genzano, con un passato in K1, dove è stato anche campione del mondo. Dal pugilato arriva il 25enne Daniele Battaglia, del Laurentino, che se la vedrà con il moldavo Constantin Dolghi. Micol di Segni, 35 anni, anche lei romana, affronterà la francese Samantha Jean-Francois. «Sarà una grande serata», dice convinto Borgomeo, che nella sua palestra ha anche curato un progetto per i ragazzi più "difficili": «Li aiutiamo a gestire le loro energie e ad indirizzarle nella lotta».

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Il Messaggero