Ora Nadal è davvero nella leggenda non solo del tennis, ma dello sport in generale. Missione compiuta: il mancino spagnolo a 31 anni ha conquistato per la decima volta il...
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Gli sono bastate poco più di due ore per mettere ko lo svizzero: 6-2 6-3 6-1. Nadal ha concesso una sola palla break nel terzo game del primo set. Poi due break nel primo parziale, uno nel secondo e tre nel terzo hanno letteralmente annichilito Wawrinka, incapace di abbozzare una qualsivoglia resistenza allo strapotere del maiorchino. Rafa ha dominato gli scambi come un pugile sul ring grazie a un diritto stratosferico con il quale ha lavorato al corpo il rivale insistendo sul rovescio per poi chiudere a campo aperto. "Poco da dire, Rafa è stato nettamente il più forte", ha ammesso Stan, che può rimproverarsi davvero poco e che al quarto tentativo ha visto interrompersi la propria striscia vincente nelle finali Slam (Australia 2014, Roland Garros 2015 e US Open 2016).
Contro un Nadal così e sulla terra, la sua superficie, non ce n'è per nessuno. In tutto il match lo spagnolo ha commesso appena 12 errori gratuiti. "Vincere per la decima volta al Roland Garros è molto speciale - ha sottolineato - sono molto emozionato ed è difficile esprimere a parole quel che provo in questo momento. Io cerco di dare il meglio in ogni torneo, ma su questo campo e in questo torneo provo delle emozioni che non possono essere paragonate a null'altro".
Il suo è stato un cammino da fenomeno: ha trionfato senza cedere un set e lasciando per strada appena 35 game in 7 sfide. Solo Borg ha saputo fare meglio nel 1978, quando perse appena 32 giochi. Per Nadal è il 73esimo titolo in carriera, il 53esimo sulla terra rossa. Da domani salirà al secondo posto nel ranking mondiale dietro Murray ed è il leader nel 2017 per i match vinti: 43, di cui 24 sulla terra, a fronte di 6 sconfitte.
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Il Messaggero