Criscito lascia il calcio: «Caro Genoa, ti amo». Le lacrime del capitano rossoblù e l'addio al Marassi

L'ultima partita nel giorno della festa per la promozione (finita 4-3 contro il Bari con un rigore proprio di Criscito)

Criscito lascia il calcio: «Caro Genoa, ti amo». Le lacrime del capitano rossoblù e l'addio al Marassi
Si chiude con un successo il campionato del Genoa che dal 6 maggio scorso è matematicamente promosso in serie A. Contro il Bari, qualificato per i play off, nell'ultima...

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Si chiude con un successo il campionato del Genoa che dal 6 maggio scorso è matematicamente promosso in serie A. Contro il Bari, qualificato per i play off, nell'ultima gara va in scena una sfida a viso aperto con 7 gol per il 4-3 finale segnato da Sabelli, Esposito, Gudmundsson, Benedetti, Ekuban, Cheddira e Criscito su rigore.

 

Ma la sfida con il Bari è stata soprattutto l'occasione per festeggiare ancora la promozione, il funerale calcistico della Sampdoria e l'addio al calcio proprio di Mimmo Criscito.

Criscito, la storia e le parole

Il capitano dopo 291 partite con il Grifone e una carriera lunga vent'anni lascia il calcio giocato e allenerà i giovani e lo fa prima segnando su rigore al 96' così come allo stesso minuto aveva sbagliato l'anno scorso contro la Sampdoria poi emozionando lo stadio, oltre 32mila i presenti, con una lettera indirizzata al calcio che si chiude così :«Caro calcio, tutto torna. Anche i ricordi. Mi basteranno quelli a farmi ripensare a quanto sia stato fortunato ad aver trascorso questa parte di vita immerso tra i colori più belli del mondo. Il rosso e il blu. Rosso come la passione dei tifosi, blu come le onde del mare. Caro calcio, ti amo. Caro Genoa, ti amo».

Ma prima ancora i tifosi del Genoa si sono scatenati con una coreografia incredibile che ha abbracciato tutto lo stadio ricoperto di rosso e di blu mentre nella gradinata Nord apparivano tre disegni: i nove scudetti, la lettera A e il simbolo della Coppa Italia, una A gigantesca in Sud e nei distinti un enorme striscione con sopra disegnati i monumenti della città e la scritta «In serie A questa splendida città». Poi dopo la premiazione con la consegna della Coppa da parte del presidente della Lega di B Mauro Balata i tifosi sono partiti in corteo verso piazza De Ferrari per il funerale verso la Sampdoria con tanto di dromedario per ironizzare sulla trattativa mai decollata ma molto pubblicizzata di un possibile acquisto del club blucerchiato da parte degli emiri del Qatar.

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Il Messaggero