Fa sul serio, torna spietato. Quando sfoggia quello sguardo, non c’è scampo. Milinkovic schiaccia l’Inter in ogni duello, domina in volo e a centrocampo, torna...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL TRAGUARDO
Non s’arrende mai, la Lazio. Ormai il copione è sempre lo stesso: «L’Inter non aveva giocato bene il primo tempo, noi avevamo avuto le occasioni migliori. Nello spogliatoio ci siamo parlati fra di noi – rivela Milinkovic – e ci siamo detti che questa doveva essere la nostra partita. Così siamo rientrati nel terreno con lo spirito giusto e la voglia di decidere il nostro destino». Ora c’è una convinzione superiore che spinge questo gruppo e ogni singolo. Milinkovic si sacrifica e lotta, ma fa vedere di non aver perso il suo talento. Non solo nel gol, ma in ogni colpo di tacco, in un sombrero dietro l’altro. Senza pressioni, Sergej balla, fa divertire l’Olimpico e lo fa godere quando diventa cattivo: «La Champions è il nostro obbligo, non lo scudetto. Ma alla fine vedremo perché oggi abbiamo dimostrato che la Lazio è una squadra vera. Vola Lazio vola». E’ la sfida a un pronostico inaspettato a inizio anno, Milinkovic contro l’Inter è tornato davanti per ribaltarlo e portarlo a un solo punto dal sogno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero