A centrocampo c'è solo Milinkovic: il serbo protagonista anche a San Siro

Milinkovic
E' stato il primo a provarci e l'ultimo ad arrendersi confermandosi, come aveva fatto domenica contro il Pescara, di essere il più in forma della...

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E' stato il primo a provarci e l'ultimo ad arrendersi confermandosi, come aveva fatto domenica contro il Pescara, di essere il più in forma della squadra. Milinkovic, dopo una prima stagione alquanto opaca passata a conoscere il calcio italiano, salvo qualche sprazzo di qualità, pare voglia finalmente compiere l'atteso salto di qualità e diventare un protagonista assoluto. A San Siro ha tenuto in piedi da solo il centrocampo, ha lottato con personalità e continuità, ha impensierito Donarumma all'inizio e alla fine, esibendo una prova di assoluto spessore tecnico e atletico. Non è riuscito a spezzare il tabù San Siro, che resiste da 27 anni, però ha dato prova di essere diventato un calciatore importante, probabilmente insostituibile se continuerà su questi livelli di rendimento. Forse, per rendere più incisiva e concreta la manovra, gli servivano i guizzi di Keita e Anderson, che Inzaghi ha tenuto colpevolmente in panchina per tutto il primo tempo, forse la Lazio ha avuto più paura di perdere, che coraggio per vincere la sfida, ma Milinkovic Savic ha rappresentato la nota lieta di una brutta serata per i colori biancocelesti che hanno fallito il secondo esame di maturità di questo scorcio di campionato. Comunque il serbo, 22 anni, può diventare il nuovo punto di riferimento per il centrocampo e Inzaghi potrà affiancare a Biglia un calciatore che interpreta bene le due fasi e che sa essere anche pericoloso sotto porta, grazie ai colpi di testa e al buon tiro. Nella partita che ha visto la netta sconfitta contro il Milan, l'allenatore emiliano, oltre che meditare su alcuni errori, può consolarsi con un protagonista importante, sul quale credere sempre di più per allestire un centrocampo competitivo per far crescere la squadra. 
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Il Messaggero