Parte dalla panchina anche in Nations League contro la Romania, Milinkovic stavolta non sforna un altro tacco meraviglia: entra al 63’ e non cambia il risultato (0-0) della...
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ESTRANEITÀ
L’obiettivo è scoperchiare un sistema corrotto balcanico e incastrare il procuratore Kezman, ieri ancora irreperibile per l’audizione secondo gli inquirenti, che aspettano l’estradizione dei suoi soci dell’agenzia immobiliare, Jankovic (già in manette e in custodia a Belgrado) e Veljkovic, ai quali la BIA (servizi segreti serbi, ndc) ha sequestrato sette appartamenti, un caffè e 1,3 milioni di euro. La Lazio fa sapere di non entrarci nulla e vuole restare fuori da questa storia, ma tutti sanno quanto sia legata – in particolare nella persona del ds Tare – all’agente Kezman. La Procura belga tra l’altro vuole approfondire anche il giro fatto dal fratello di Sergej, Vanja Milinkovic, ma anche il trasferimento per 450 mila euro all’Ostende di Adam Marusic, approdato poi due estati fa a Formello. Secondo i media montenegrini, Jankovic avrebbe già ammesso alla polizia di aver posto la firma sui contratti di alcuni giocatori ma solo come copertura (dietro corrispettivo) degli affari di riciclaggio di Kezman. Secondo Het Nieuwsblad, l’ex attaccante del Psg sarebbe latitante e si starebbe nascondendo, dopo aver annullato un viaggio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero