Il Milan riparte da Empoli e cerca di sfruttare il calendario che gli propone un trittico di partite favorevoli. Il presidente Berlusconi non è rimasto contento della squadra...
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IL MOMENTO DEL NIÑO
A Inzaghi, comunque, alcuni meriti vanno già ascritti: ha ricostruito lo spirito di gruppo, ricompattando lo spogliatoio, ha riportato un po’ di entusiasmo nella tifoseria e ha rigenerato alcuni calciatori che sembravano smarriti. E’ arrivato il momento di Fernando Torres, ingaggiato per rimpiazzare Balotelli. L’esordio da titolare dell’attaccante spagnolo, questa sera a Empoli, è molto atteso anche dallo stesso presidente perché dovrà dare un impulso importante per alla finalizzazione della manovra. Quando Inzaghi parla di possibile inserimento del Milan, nella lotta per il terzo posto, conta in particolare sulle giocate di Torres e di El Sharaawy. Il tecnico sa bene che l’avversario guidato da Sarri vale molto di più di quanto non dica la misera classifica ma sogna un piccolo filotto per tornare in alto. «La squadra toscana ha disputato tre ottimi incontri, ci aspetta un’altra serata difficile». Dovrà effettuare delle scelte anche delicate, in quanto Menez si sta affermando bene e Honda ha già segnato 2 reti. Però qualcuno dovrà fare posto all’atteso Torres. Dal mercato potrebbe arrivare un’altra novità, Van Ginkel, candidato a un posto dall’inizio. «Mi auguro di regalare una bella vittoria al presidente». I successi aiutano a costruire le squadre, Inzaghi dovrà comunque sbrigarsi a dare la vera identità a questo Milan che lui e la società dicono essere ambizioso, e capace di inserirsi nella lotta per un posto in Champions, ma che non convince ancora la tifoseria. Soprattutto dopo la brutta figura contro la Juventus.
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Il Messaggero