Montella: «Ci vuole più serenità nel commentare gli episodi». Di Francesco: «Arbitri, ci vuole più competenza»

Montella: «Ci vuole più serenità nel commentare gli episodi». Di Francesco: «Arbitri, ci vuole più competenza»
«È facile parlare dopo: Bacca l'ha toccata due volte ed a norma di regolamento sarebbe stato calcio di punizione indiretto per il Sassuolo, ma se ci fosse stata...

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«È facile parlare dopo: Bacca l'ha toccata due volte ed a norma di regolamento sarebbe stato calcio di punizione indiretto per il Sassuolo, ma se ci fosse stata la VAR il rigore sarebbe stato da ripetere perché c'era un giocatore del Sassuolo in area. Ognuno, a seconda dello schieramento, ha la sua interpretazione». Vincenzo Montella dà la sua lettura dell'episodio sul rigore trasformato dal colombiano, che ha provocato le accese proteste dei neroverdi. «Sicuramente col Sassuolo non siamo in credito, ma noi non giochiamo solo contro il Sassuolo - ha aggiunto l'allenatore del Milan, interpellato da 'Serie A Livè su Premium Sport -: mi chiedo come facciano a sprecare tempo per guardare tutti i nostri episodi, partita dopo partita. Bisogna viverla con più serenità. Io ho questo approccio anche quando i torti li subisco e vi assicuro che è la maggior parte delle volte. Il rispetto nei confronti degli arbitri non deve mancare. Noi non abbiamo nulla contro il Sassuolo: è una società modello con un allenatore che oltre a essere un amico è anche davvero bravo».


«Ci sono stati troppi episodi sfavorevoli e magari viene meno considerata la grandissima prestazione della mia squadra dal punto di vista del gioco e della manovra. Magari su quattro rigori potevano darcene uno, sul loro rigore dovevano darci una punizione a noi, ma sono episodi che non contano nulla». Eusebio Di Francesco, ospite di 'Serie A Livè su Premium Sport, fatica a digerire il modo in cui è maturata la sconfitta casalinga del suo Sassuolo contro il Milan. «È inutile parlarne perché bisogna essere competenti per fare un determinato lavoro. Io faccio il mio lavoro e quando lo faccio male mi mandano a casa - prosegue il tecnico - Ho dovuto lavorare sul piano nervoso all'intervallo, non sul piano tattico, ho dovuto dire ai ragazzi che mancavano ancora 45 minuti per recuperare la gara. Non è un caso che Berardi abbia sbagliato il rigore perché era condizionato dal mancato rigore precedente non datogli. Si era innervosito, così come i ragazzi. C'è anche una mano di Sosa in area che non so come è stata interpretata, ci sono delle regole che non si capisce come vengono interpretata, non c'è una regola concreta che poi viene rispettata. Montella ha detto di essere in credito con gli arbitri prima di questa gara? Io ho stemperato i toni prima di questo match. Purtroppo noi non siamo il Milan, se dovessi recriminare io quest'anno starei sempre a piangere, andatevi a rivedere gli episodi contro il Sassuolo come in Lazio-Sassuolo con Calvarese. Ma io voglio parlare di calcio e queste cose mi infastidiscono. Se dovessimo tornare anche sugli episodi dell'andata contro il Milan non finiremmo più. Dobbiamo pensare al Crotone anche se troppi episodi sfavorevoli non aiutano a lavorare con serenità».
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Il Messaggero