Ci sono momenti nei quali fare una rivoluzione serve a ben poco. Non si può stravolgere quanto fatto fino a oggi, soprattutto se quella appena conclusa è la stagione...
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Perché con una rosa inferiore anche a Roma e Lazio, il Milan si è ritrovato a lottare fino alla fine per il quarto posto. Perdendo di una sola lunghezza questa incredibile volata. Tra l’altro, statistica da non dimenticare, raccogliendo quattro punti su sei contro l’Atalanta: 2-2 a San Siro e 1-3 a Bergamo. Inoltre, la squadra in tutti i momenti critici della stagione, e ce ne sono stati tanti, è sempre stata dalla parte del tecnico. Quindi, non è il tempo delle rivoluzioni, degli stravolgimenti. È tempo di ripartire dal quinto posto, senza sacrificare gente come Donnarumma o Romagnoli. Le fondamenta non possono essere toccate. Certo, ci saranno scelte dolorose perché tra pochi giorni è anche attesa la sentenza dell’Uefa, ma pensare che tutto sia da buttare sarebbe un errore imperdonabile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero