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È la grande occasione della Champions. Al Diego Armando Maradona il Milan non deve soltanto difendere l'1-0 dell'andata, ma provare a mettere al sicuro fin da subito la qualificazione in semifinale. «Qualcosa cambierà in questa partita sia per noi sia per loro, ma ogni gara fa storia a sé – ha detto il tecnico rossonero a Milan Tv e Sportmediaset –. Certo, fa strano giocare tre partite in pochi giorni contro lo stesso avversario, ma sarà un confronto esaltante perché ti dà la possibilità di andare tra le migliori quattro d’Europa. Siamo motivatissimi, concentratissimi e determinatissimi. Ci aspettiamo un ambiente completamente diverso rispetto all’ultima partita che abbiamo giocato lì in campionato, ne siamo consapevoli. Ma è altrettanto vero che questi ambienti ci daranno grandi motivazioni e grande carica».
Dopo il massiccio turnover in casa del Bologna, con 10 cambi su 11, adesso è il momento della verità. Il gol di vantaggio resta un piccolo tesoro in termini di punteggio, ma grande sotto l’aspetto della convinzione: «La fiducia c’è e ci deve essere, sarà una partita di altissimo livello su tanti aspetti diversi. Noi dobbiamo credere in noi stessi ma non per il risultato dell’andata, bensì perché conosciamo i nostri mezzi e le nostre situazioni. Abbiamo un piccolo vantaggio, ma il Napoli quest’anno in Champions ha segnato in media tre gol a partita contro avversari molto forti, la qualificazione ce la dobbiamo meritare. Osimhen? Il lavoro senza palla è un lavoro di squadra, va fatto con determinazione e comunicazione, con una forte pressione sul portatore di palla avversario per facilitare anche il compito degli altri compagni».
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