Milan, Inzaghi: «Non sono rassegnato, qui o altrove allenerò per trenta anni»

Milan, Inzaghi: «Non sono rassegnato, qui o altrove allenerò per trenta anni»
«Non sono rassegnato». Pippo Inzaghi vuole pensare alla sfida contro l’Atalanta senza prendere in considerazione il fatto che per lui potrebbe essere l’ultima gara sulla...

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«Non sono rassegnato». Pippo Inzaghi vuole pensare alla sfida contro l’Atalanta senza prendere in considerazione il fatto che per lui potrebbe essere l’ultima gara sulla panchina del Milan. Viaggio di Galliani. «Nessun problema. Sono stato avvisato per tempo. Sono grato al Milan e ho un contratto. Cercherò di preparare al meglio la prossima stagione, fino a quando non mi verrà detto qualcosa. Non sono rassegnato. Dopo10 mesi ho capito molto di più della rosa e sono convinto che questa cosa possa migliorare».


Parole di Berlusconi. «»Non le commento più».

Corteggiamento Ancelotti. «Ho vissuto bene questi giorni. Se si deciderà di cambiare, sarò grato al Milan e continuerò da un’altra parte. Collaborare con Ancelotti? Cosa vuol dire? Io farò l’allenatore per i prossimi 30 anni. Ancelotti è un caro amico, non ci sono problemi con lui. Se ho avuto contatti con altri club? No. Penso che il Milan sia l’ambiente ideale per me. Se mi piacerebbe essere sostituito da Ancelotti o da un altro? Ma vi sembra una bella domanda?».

Atalanta. «Dobbiamo dare continuità in queste tre partite che potevano essere vinte contro tutti e tre. La società può trarre delle indicazioni. In generale, quando torno a Bergamo per me è sempre emozionante».

Squadra. «El Shaarawy e Pazzini non si sono allenati. Menez non sta bene e Diego Lopez ha un problema. Metteremo in campo la formazione migliore».

Stagione. «Quest’anno è stata un’annata difficile. Prima non conoscevo la squadra, ora ho il quadro preciso. Io saprei benissimo dove poter colpire e come poter far ritornare il Milan dove merita. Dagli errori si cresce». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero