Milan, Higuain e Caldara per tornare a giocare nella Grande Europa

Milan, Higuain e Caldara per tornare a giocare nella Grande Europa
Il Milan nella passata stagione è arrivato a 31 punti (31 punti!) dalla Juventus campione d’Italia, alla quale ha sfilato Higuain e Caldara, dando indietro Bonucci....

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Il Milan nella passata stagione è arrivato a 31 punti (31 punti!) dalla Juventus campione d’Italia, alla quale ha sfilato Higuain e Caldara, dando indietro Bonucci. In più, ha infoltito la propria resa con Reina, Bakayoko e Strinic, Halilovic e altre pedine minori. Basterà tutto questo per colmare il gap con la Vecchia Signora? Non è mai corretto, e forse neppure giusto, fare paragoni tra un campionato e l’altro, ma vien da sé che il Milan di Leonardo e Maldini dovrebbe fare un autentico capolavoro solo per centrare la zona Champions. Questo per dire che, al di là del dilagante entusiasmo che si respira in casa rossonera, il compito che attende Rino Gattuso non è esattamente facile. C’è da assemblare una squadra sostanzialmente nuova, anche se sulla carta soltanto i due ex juventini, cioè Higuain e Caldara, più Bakayoko sembrano lontani da sorprese riguardo la loro titolarità. Di certo, il Milan è una squadra che rispetto alla passata stagione sembra migliorata, sicuramente lo è come organico complessivo, ma questo non ti dà la garanzia di risultati certi. L’impianto di gioco della passata stagione appare ancor più affidabile, e non soltanto per l’anno in più di lavoro con Gattuso: lo è perché il valore dei nuovi singoli incrementano la qualità. Con Higuain su tutti: il Pipita è un attaccante che ha ancora nelle gambe più di venti gol, a patto che la squadra sappia giocare con lui e per lui. Con due esterni come Suso e Calhanoglu il compito, per l’argentino, potrebbe non essere così complicato.


IL DUELLO
Resta da verificare quale sarà il tasso di compatibilità, e coesistenza, tra due prime firme come Donnarumma e Reina, e qui dovrà per forza di cose entrare in campo la forza dei nuovi dirigente. Che non vanno più in campo, ma che aiutano a vincere le partite. Un particolare da non trascurare.
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Il Messaggero