«La Uefa ci ha chiesto due cose impossibili, non solo per noi ma per qualunque club che si trova nelle condizioni del Milan». Così l'ad Marco Fassone...
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«Il tentativo di ricorrere al Voluntary Agreement è stato fatto per non ricevere sanzioni per le violazioni commesse negli scorsi tre anni. La Uefa ora ci proporrà il Settlement Agreement», prosegue Fassone. «Auspico sanzioni non eccessive ma in linea con il passato. Quindi restrizioni sportive sulle liste per le coppe europee e limitazioni sui salari», prosegue il dirigente rossonero.
CASO DONNARUMMA
«Nessuno pensi di adottare strategie per far sì che Donnarumma possa essere ceduto a valori di mercato inferiori rispetto al suo reale valore. A gennaio non abbiamo intenzione di fare nuovi acquisti e non abbiamo necessità di cassa», spiega ancora Fassone, passando allo scontro con Mino Raiola, procuratore del portiere rossonero. «Donnarumma è un patrimonio umano, tecnico ed economico del club. Siamo qui per tutelarlo e non c'è nessuna volontà di cederlo - aggiunge il dirigente - Mi ha fatto piacere la dichiarazione distensiva di Donnarumma, ha confermato che non c'è stata nessuna forzatura. Oggi l'ho visto più sereno. Se sarà lui a dirci che vorrà andar via, saremo aperti a valutare le offerte». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero