Milan, esonerato anche il ds Mirabellli

Mirabelli
L'esperienza di Massimiliano Mirabelli al Milan è arrivata al capolinea dopo 15 mesi. Il direttore sportivo è stato sollevato dall'incarico. Si attende...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'esperienza di Massimiliano Mirabelli al Milan è arrivata al capolinea dopo 15 mesi. Il direttore sportivo è stato sollevato dall'incarico. Si attende l'ufficialità, ma lo stesso Mirabelli sui social network ha annunciato la conclusione del suo rapporto con il Milan. L'esonero, definito ieri dalla società, gli è stato comunicato dal presidente Paolo Scaroni, in un incontro durato poco meno di un'ora, avvenuto in mattinata in sede. «Servire il Milan per me è stato un onore. Gli uomini passano, il Milan resta». Si conclude così la lettera «ai milanisti» con cui Mirabelli si congeda dopo «15 mesi difficili ma splendidi, dei quali vado fiero». «Ho provato con tutte le mie forze a regalarvi il miglior Milan possibile, perché voi milanisti meritate di tornare sul tetto d'Europa e del mondo. Ci tornerete, ne sono sicuro. In questi 15 mesi abbiamo fatto tante operazioni: acquisti per un progetto a lunga data, rinnovi complicatissimi ma portati in porto e tutta una serie di cessioni che hanno consentito al club di ridurre il passivo. Questo Milan, consentitemelo, è una creatura che sento molto mia», ha notato l'ormai ex ds rossonero dopo l'esonero, senza mai nominare Marco Fassone, l'ad sollevato dall'incarico per giusta causa. C'è invece un ringraziamento per Rino Gattuso, giocatori, staff tecnico, collaboratori, dipendenti e giornalisti.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero