Milan-Boban, si rischia una guerra legale. E Ibrahimovic medita l'addio...

di Salvatore Riggio

Manca soltanto l’annuncio ufficiale e poi Zvonimir Boban si separerà dal Milan, nove mesi dopo l’inizio della sua avventura. Ma fino al comunicato, atteso a...

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Manca soltanto l’annuncio ufficiale e poi Zvonimir Boban si separerà dal Milan, nove mesi dopo l’inizio della sua avventura. Ma fino al comunicato, atteso a ore, lo Chief Football Officer rossonero continuerà a svolgere regolarmente il proprio lavoro tra visite a Milanello - a Stefano Pioli e alla squadra - e il suo lavoro quotidiano. Il comunicato rimbalza da giorni tra Londra e Milano: il fondo Elliott vuole essere sicuro che il croato, sbarcato per la prima volta al Milan nel 1991, non possa impugnare il licenziamento per giusta causa. Cosa che l’hedge fund di Paul Singer ritiene legittima dopo l’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport e non concordata con la società. Così se da una parte Boban - che si tutelerà tramite i propri avvocati - crede di aver agito nel rispetto dei vincoli contrattuali, dall’altra parte c’è Ivan Gazidis, l’amministratore delegato, che ha ormai deciso il da farsi. Il club rossonero, secondo l’ad, può fare a meno del croato. Con qualche dubbio anche su Paolo Maldini, diviso tra la lealtà nei confronti di Boban (che lui stesso ha voluto dopo l’addio polemico di Leonardo) e la lealtà verso il Milan, la sua casa da sempre. Certo, il licenziamento di Zvonimir comporterà altri dissidi perché Zlatan Ibrahimovic ha ormai un piede (e mezzo) fuori e perché Mino Raiola non ha nessuna intenzione di sedersi attorno a un tavolo per parlare del rinnovo di Gigio Donnarumma, in scadenza nel giugno 2021. Se non c’è da preoccuparsi, forse poco ci manca.

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Il Messaggero