Il cervello e il motore di questo Milan hanno un nome e cognome: Lucas Biglia e Frank Kessié. Due giocatori diversi, ma perfetti nello scacchiere di Vincenzo Montella....
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Ma dopo quella sconfitta, il Milan è rinato: Montella ha accelerato il passaggio al 3-5-2 e vinto contro Austria Vienna, Udinese e Spal. Prima della sosta ci sono ancora Sampdoria, Rijeka e Roma. Nelle prime due non ci sarà Montolivo, che si è procurato una lesione ai flessori della coscia destra. Montella può sorridere comunque: con Biglia e Kessié può stare tranquillo. E se l’argentino ancora si deve sbloccare sotto porta, l’ivoriano ha già festeggiato nella prima giornata contro il Crotone e ieri contro la Spal. Due gol arrivati da due esecuzioni dagli 11 metri. Un po’ come succedeva già ai tempi di Bergamo. Con l’esultanza da generale. Con un perché: «Mio padre era calciatore. Poi, divenne un militare ma morì di malattia: io avevo 11 anni. Il gesto del militare è per lui», il racconto di Kessié. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero