Milan, voci insistenti di vendita del club: Berlusconi a cena con gli investitori cinesi

Milan, voci insistenti di vendita del club: Berlusconi a cena con gli investitori cinesi
Ci sarebbe stata una cena ieri sera ad Arcore con una delegazione cinese per discutere della cessione di quote del Milan. Berlusconi avrebbe ricevuto gli acquirenti pronto per...

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Ci sarebbe stata una cena ieri sera ad Arcore con una delegazione cinese per discutere della cessione di quote del Milan. Berlusconi avrebbe ricevuto gli acquirenti pronto per cedere il club dopo ventinove anni di presidenza vincente.








Ufficialmente non c'è nessuna decisione da prendere a breve, anche perchè le offerte sul tavolo sono diverse, così come gli interessi della famiglia tra chi è più favorevole a chi meno a cedere 'pezzì importanti del patrimonio, come appunto la società calcistica. Ecco perchè le ipotesi sul tappeto sono molteplici: oltre a quella già nota come la cessione della parte maggioritaria della società calcistica, c'è anche chi parla di interessi di investitori cinesi per altri gioielli di famiglia come gli immobili, tra cui villa La Certosa: da anni nel mirino di molti «paperoni» stranieri.

Più che interessi reali, molto rumore e attenzione che l'entourage della famiglia Berlusconi ha tentanto di placare sul nascere.



GIORNATA TRA VOCI E SMENTITE

L'operazione “cessione”, almeno ufficialmente non è - fanno sapere - all'ordine del giorno in Via Aldo Rossi, salvo il rincorrersi di smentite alle voci sempre più circostanziate sulla vendita. Nella mattinata di ieri è arrivata anche la precisazione di Zong Qinghou, ultramiliardario cinese che si è detto non interessato alla acquisizione del club rossonero, puntualizzando che i rumors circolati ieri sono "privi di qualsiasi fondamento" . Ancora ieri, altro colpo, con l'agenzia Askanews che ha confermato in un notiziario abbastanza circostanziato la confessione raccolta da Berlusconi: «La vendita del 75% del Milan ai cinesi è cosa fatta. Serve ancora qualche mese per limare i dettagli». Tutto questo sottintendendo che la figlia Barbara avrebbe conservato il suo ruolo di Amministratore Delegato. Chirurgica a questo punto l'ulteriore smentita alle agenzie italiane, alle quali è stato riferito, da fonti vicine a Berlusconi, che non esiste alcuna trattativa in corso, non è prevista in sostanza la vendita o la cessione di quote del club.



LA CENA

Dunque un nuovo colpo di scena ieri sera. Un uomo d'affari asiatico ha lasciato poco prima delle 22 la residenza di Silvio Berlusconi ad Arcore, a bordo di una fuoriserie nera, seduto sul lato del passeggero e impegnato a scrivere sul suo smartphone: è molto probabilmente la conferma che a Villa San Martino si è tenuto un incontro sulla cessione di quote del Milan. Seppure in penombra, si è potuta notare una certa somiglianza con Richard Lee, uomo d'affari di Hong Kong con molti interessi in Cina che a ottobre è stato ospite di Berlusconi a San Siro.



Secondo alcune ricostruzioni, Richard Lee potrebbe essere alla guida, o quanto meno un intermediario, di una cordata di imprenditori cinesi (la cui identità non era nota) che ha già avviato la due diligence sui conti del Milan. La stessa operazione è in corso anche da parte del broker thailandese Bee Taechaubol, che starebbe raccogliendo capitali in Asia e in particolare in Cina. E proprio il magnate thailandese sembra al momento in vantaggio per l'acquisizione del pacchetto di maggioranza della società rossonera., salvo passare successivamente alla completa proprietà. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero