Mick Schumacher, emozioni di famiglia sulla pista di Imola

Mick Schumacher, emozioni di famiglia sulla pista di Imola
Una cosa è certa: la Formula 1 presenterà il suo volto migliore nel GP del Made in Italy. Una quaficazione da brividi oggi e una gara incerta e molto combattuta...

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Una cosa è certa: la Formula 1 presenterà il suo volto migliore nel GP del Made in Italy. Una quaficazione da brividi oggi e una gara incerta e molto combattuta domani. Le prove hanno evidenziato distacchi molto contenuti fra i venti piloti, solo poco più di due secondi sul giro da Bottas, il più veloce e Mazepin, l’ultimo. La Mercedes ha centrato i due primi posti con Hamilton staccato di 10 millesimi dal compagno di squadra finlandese. Del resto c’era da aspettarselo: la W12 (che comunque aveva vinto...) vista in Bahrain in tre settimane è stata prontamente modificata nell’aerodinamica e sembra avere risolto tutti i suoi problemi.


Non ha sorpreso il terzo tempo di Gasly con l’Alpha Tauri, sulla pista di casa, dopo i buoni risultati della prima gara e quelli dello scorso anno. Ai vertici è mancato Verstappen, fermato da un problema meccanico, ma l’olandese resta una minaccia per tutti.
LE ROSSE
Le notizie migliori però riguardano la Ferrari, anche se i ‘crono’ di Sainz e Leclerc, quarto e quinto, non sono eclatanti. Tuttavia, bisogna tenere conto del fatto che Charles si è visto annullare un giro perfetto che sarebbe stato il più veloce in assoluto dell’intera giornata. E anche sul passo gara entrambi sono stati competitivi. I due piloti non hanno nascosto la loro soddisfazione: «Abbiamo una grande fiducia nella SF 21 - hanno detto all’unisono -. C’è tutto quello che vogliamo, velocità, equilibrio e tenuta in curva. Ci possiamo giocare un buon risultato nell’ambito delle nostre attuali aspirazioni». Leclerc ha anche fatto una bella escursione negli ultimi minuti fiaccando un alettone e la sospensione anteriore. Di sicuro i meccanici hanno messo tutto a posto.
SULLE ORME
Anche se relegato in penultima posizione, ha sorriso anche Mick Schumacher. Lui non ha sottolineato la cosa più significativa: l’avere battuto il compagno di squadra Nikita Mazepin di 6 decimi. Quando corri per la Haas di questo periodo è il massimo che puoi ottenere. Un pensiero al padre Michael lo ha rivolto senz’altro, il giovane Mick. Non poteva essere diverso nel circuito dove il grande campione aveva vinto sette volte, dalla prima con la Benetton nel 1994 all’ultima delle sei con la Ferrari (un record) nel 2006. «Qui - ha dichiarato Schumy jr. - non soltanto ricordi stupendi. Ho corso e provato in questa pista con la Formula 4 e la F3. Il tracciato mi piace moltissimo, non è cambiato molto da allora, era il 2016, ed è sempre divertente. Sono andato a vedere i miei appunti di quell’anno. Ho potuto fare molti giri e, trovando un buon assetto, sono riuscito a migliorare a ogni passaggio. Onestamente sono andato molto vicino ai miei limiti e credo anche a quelli della macchina».

Mick non ha raccontato se da piccolo suo padre lo aveva portato a Imola. Non parla mai del babbo, per una questione di rispetto della privacy. Ma sa benissimo che questo è uno dei posti dove Michael aveva regnato. Lui non vuole paragoni e neppure sbilanciarsi. Sa di essere un ‘diesel’ che inizia con calma ma anche dove vuole arrivare. La Tv: prove libere alle 11, alle 14 diretta Sky Sport F1 e TV8.

 

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Il Messaggero