Lazio, ritorno di fiamma per Acerbi: Tare a pranzo con giocatore e agente

Lazio, ritorno di fiamma per Acerbi: Tare a pranzo con giocatore e agente
I quarantanove gol subiti in campionato sono un’emorragia troppo grande, che va bloccata subito. Un tallone d’Achille che ha condizionato, e non poco, la stagione...

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I quarantanove gol subiti in campionato sono un’emorragia troppo grande, che va bloccata subito. Un tallone d’Achille che ha condizionato, e non poco, la stagione biancoceleste. In Italia, è noto, chi subisce pochi gol arriva più in alto degli altri. L’esempio è la Juventus, che ha vinto sette scudetti di fila avendo praticamente sempre la miglior difesa del campionato. La regola del fare un gol in più degli avversari non sempre ha funzionato. C’è bisogno di fare una mini rivoluzione per ricostruire il reparto più debole della Lazio. Non è solo una questione di modulo (molto spesso durante l’annata è stata criticata la linea a tre). È anche e soprattutto una questione di uomini. Con l’addio di de Vrij, il buco è diventato ancora più grande. Tare lo sa bene e sulla sua lista degli acquisti il centrale è in cima. Il ds non ha perso tempo e si è mosso subito. Il nome è quello di Francesco Acerbi. Mercoledì, Tare

 
ha pranzato con il giocatore e il suo procuratore Giampiero Pocetta in un ristorante dalle parti dell’Olgiata. Un paio d’ore di colloquio con un calciatore che già in passato era finito in orbita Lazio. Acerbi martedì è stato ospite del matrimonio del centrocampista della Roma, Lorenzo Pellegrini, il ds laziale ha colto subito l’occasione per cercare di trovare un accordo con il calciatore. La strategia del direttore albanese è sempre la stessa: sondare prima il calciatore e, solo dopo aver ricevuto l’ok di massima, si muove con la società. Raramente è avvenuto il contrario.

LA STRATEGIA
Acerbi ha un fisico imponente e prestante (192 cm per 88 kg). È dotato di un mancino preciso e pulito e soprattutto ha ottime capacità di impostazione del gioco. Una sorta di regista arretrato: esattamente quello che faceva de Vrij. Sa impostare l’azione e spesso è anche bravo a chiuderla, in particolare di testa sui calci piazzati (4 reti nel 2017). Ha doti da leader e, tolta la parentesi negativa al Milan, in tutte le altre squadre in cui ha militato è sempre diventato un punto di riferimento. Oltre ad essere nel giro della Nazionale, è soprattutto un centrale d’esperienza, il che ben si sposa con il ruolo di chioccia che serve per far crescere Luiz Felipe. Ha poi, caratteristica non da poco, un rendimento costante e s’infortuna molto raramente. Basti pensare che nelle ultime tre stagioni con il Sassuolo ha saltato solo due partite, giocando ben 128 gare e sempre da titolare. Acerbi ha un contratto con i neroverdi fino al 2022 (prolungato l’11 luglio 2017), guadagna un milione a stagione e ha una valutazione che oscilla tra i 10 e i 12 milioni. Tare vorrebbe strapparlo al Sassuolo per non più di 7/8 milioni. Possibile anche che venga inserito uno dei tanti giocatori destinati a lasciare Formello in estate. La trattativa è già in fase avanzata e un sì di massima c’è stato. Chiaro che ci saranno altri step prima della chiusura definitiva.

RITORNI E CESSIONI

Se in una mano Tare ha la lista della spesa, nell’altra stringe quella delle cessioni. Non è un caso che nella rosa biancoceleste ci siano tutta una serie di giocatori che devono essere ricollocati. In porta, Marchetti è destinato a vestire la maglia del Genoa, a maggior ragione se Perin dovesse partire. Si cerca una squadra anche per Vargic. A destra, c’è un problema atavico: uno tra Wallace e Bastos saluterà. Caceres non ha convinto a pieno, appena 6 presenze nel girone di ritorno con la maglia biancoceleste. Destinato a lasciare anche Patric, Basta ha un anno e qualche acciacco in più. Di ritorno dai prestiti Mauricio (scade nel 2019), Germoni (è al Perugia con Nesta) e Prce.
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Il Messaggero