«Tranquillo che t'accontento»: la promessa di Lotito contro la diffidenza di Inzaghi

«Tranquillo che t'accontento»: la promessa di Lotito contro la diffidenza di Inzaghi (Foto ROSI)
Ora c’è fretta, la Lazio va di corsa. Avanti e indietro da Cortina, Lotito si muove senza sosta. Fa il mercato da casa, poi vola ad Auronzo per star vicino alla...

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Ora c’è fretta, la Lazio va di corsa. Avanti e indietro da Cortina, Lotito si muove senza sosta. Fa il mercato da casa, poi vola ad Auronzo per star vicino alla squadra. L’altro ieri la cena, ieri il pranzo col gruppo e poi un massaggio col fisioterapista. Due ore in ritiro per inaugurare la sfilza di colloqui e tranquillizzare chi mugugna. Acerbi aspettava l’adeguamento a 3 milioni subito dopo la fine del campionato, il presidente ha cercato di far rientrare subito il fastidio del difensore per la sua attesa prolungata. Simpatico poi il siparietto con Inzaghi a tavola: «Simone, che è quella faccia?». La risposta col sorriso del mister, forse però non troppo scherzosa: «Se mi fai il mercato, la cambio». E il numero uno ancora: «Stai tranquillo che t’accontento». Detto, fatto. Subito dopo l’allenamento contatti frenetici al telefono col collega Mattioli, Lotito sta trattando in prima persona Fares per colmare i 2,5 milioni che ballano (la Spal non vuole nessuna contropartita) fra domanda e offerta. Bisogna fare presto, perché – a parte le pezze Lukaku, Kyine e Marusic, all’occorrenza – è scoperta ormai di un titolare la fascia sinistra. Lulic è con il fisioterapista Gasparini a Desenzano del Garda, dove si curarono Parolo e Cataldi già: il capitano spera di risolvere una volta per tutte il suo problema, ma non si sa se e come tornerà. La Lazio gli aveva già prolungato il contratto di un anno prima dell’infortunio alla caviglia e rischia di rimanere “beffata”. 


INFORTUNIO 
La più brutta notizia però arriva dalla Turchia. Non solo perché il Fenerbahce non molla sulla sua richiesta (18 milioni), ma sopratutto perché il promesso sposo attaccante Muriqi ha subito un infortunio, che lo terrà lontano dal campo a oltranza: «Come ha detto l’allenatore della Nazionale del Kosovo, ho avuto uno strappo muscolare alla gamba sinistra. Dovrò stare fuori per 3 o 4 settimane». Forse pure qualcosa di più, per questo la Lazio potrebbe tornare a riflettere. Il ds Tare al momento rimane sereno, ieri ha raggiunto Auronzo e ha fatto con Inzaghi un punto su tutte le trattative. A breve scatterà anche con Lotito un vero e proprio vertice. Perché, battute a parte, l’allenatore è irritato dalle promesse non ancora mantenute. 

SBARCO 

Ieri pomeriggio per fortuna ha almeno abbracciato Reina, Simone. E’ al settimo cielo per la nuova avventura, il portiere: «Ho scelto un progetto ambizioso di un club che vuole continuare a crescere e vincere. C’è un gruppo unito e forte, che lavora da diverso tempo insieme. Io, con umiltà, voglio dare una mano alla Lazio, onorerò questa maglia in tutte le partite». Vuol soffiare subito il posto a Strakosha, che però ostenta tranquillità apparentemente: «È un campione da cui ho tanto da imparare». Pepe però è appena il secondo acquisto dopo Escalante, svincolato come l’ultimo nome balzato dal Portogallo nelle ultime ore: si tratta dell’esterno serbo del Benfica Andrija Zivkovic, ventiquattrenne. Serve però ben altro per far dimenticare il mancato acquisto di David Silva, ancora amaro boccone da digerire.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero