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Nei tabulati telefonici c’è tutta la strategia. Martedì sera, ceduto all’Inter Correa, Tare chiama prima l’Eintracht Francoforte e poi il Verona. Filip Kostic è l’erede di prima scelta, Zaccagni diventa l’alternativa, un po’ a sorpresa. Nell’ultimo vertice con il ds e Lotito, Sarri ha ripreso l’elenco degli esterni e fatto una scrematura definitiva. Vuole Kostic per la fascia, nel suo 4-3-3 sarebbe la ciliegina. Non ha mai cambiato idea, il serbo è sempre stato in cima alla sua lista. Per carità, ci sarebbero pure l’ex pupillo Insigne, Berardi e Boga, ma bisogna fare i conti con le possibilità economiche della società, dunque con la realtà. Kostic è la pista più concreta: si è già promesso alla Lazio tramite l’agente Ramadani, aspetta da un mese la fumata bianca. Ora è il momento della verità. Perché l’Eintracht vorrebbe subito 20 milioni, al massimo potrebbe accordare il prestito con obbligo di riscatto a quella stessa cifra. Lotito può farcela visto che nel 2022 coprirebbe l’esborso con l’incasso (scatta l’obbligo alla prima presenza) di Correa. Ma ora va pure convinto l’agente Kezman (lo stesso di Marusic e Milinkovic) a parcheggiare Kamenovic altrove per liberare il posto extra. Il baby terzino potrebbe tornare in prestito al Cukaricki, ci sono il Genoa e la Stella Rossa, ma è qui che entra in ballo anche il Verona. Il primo squillo di Tare era per sistemare il giovane serbo nella società amica: in quel momento l’idea Mattia Zaccagni è tornata di moda.
ALTERNATIVE
È il momento di un’accelerata o di una sterzata. Perché la Lazio va dritta su Kostic, ma teme qualche intoppo sulla strada. Ecco perché si è cautelata con Zaccagni, vecchio pallino di Tare che, in scadenza 2022, comporterebbe costi minori (10-15 milioni) e verrebbe inserito nei 25 come italiano nella lista definitiva. Il fantasista di Cesena è però più adatto come mezzala o trequartista nel 4-3-1-2 e spingerebbe Sarri a ulteriori riflessioni sul modulo collaudato durante la preparazione estiva. Cambiare non sarebbe un insuperabile problema, Maurizio ha sempre avuto pure questa possibile variante (anche alla luce del rilancio di Luis Alberto) nella testa, ma ora vorrebbe proseguire col 4-3-3 immaginato al momento della sua firma. Ecco perché fra Kostic (in pole) e Zaccagni sembra una volata, ma non bisogna nemmeno tralasciare in extremis la pista riaperta col Dortmund per Julian Brandt. Anche sul tedesco, sul quale Tare scommetterebbe a occhi chiusi, bisogna stare in allerta. Così come sull’ultimo nome comunitario - il 22enne Cody Gakpo del Psv - spuntato dall’Olanda e un mister X tenuto sotto coperta.
PRIMO GIORNO
Tutto lo spogliatoio si aspetta un colpo assoluto in serbo.
Il Messaggero