Admir Mehmedi è stato sempre un uomo dalle mille risorse. Nessuno, però, poteva immaginare che, oltre a uno scatto bruciante e a due polmoni d’acciaio,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A raccontare il bel gesto dell’asso delle “aspirine”, nato venticinque anni fa in Macedonia ma emigrato in giovanissima età in Svizzera insieme ai genitori, è stato il quotidiano elvetico Blick, secondo cui a chiedere l’intervento del generosissimo Admir sarebbe stato papà Emerli. Mehmedi senior ha vissuto infatti fino al 1983 a Padalisht, il paesino macedone dove risiedono i Mustavi, che, prima dell’entrata in campo del giocatore, abitavano in un bilocale senza cucina e bagno condividendo due letti in sei.
«Ho avuto una fitta al cuore, nevicava e pioveva dentro», ha affermato a Blick il campione del Bayer Leverkusen, messosi in luce con la Svizzera nel corso dei Campionati mondiali brasiliani del 2014.
Verificate in prima persona le precarie condizioni umane dell'indigente famiglia macedone, Mehmedi junior ha deciso così di comprare ai Mustavi una nuova casa, chiedendo al padre di seguirne l’iter di costruzione, conclusosi naturalmente con la massima soddisfazione di Admir, che, da gran signore, ha preferito non rivelare la cifra spesa per il suo bellissimo regalo. «Sapete che realizzare un edificio non è economico. Io però sono fortunato per quello che ho e voglio che anche il mio prossimo possa stare bene». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero