Mediapro, rivoluzione diritti tv: oggi l'offerta per la Serie A, «ipotesi di annullare l'esclusiva»

Mediapro, rivoluzione diritti tv: oggi l'offerta per la Serie A, «ipotesi di annullare l'esclusiva»
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Chi farà vedere cosa? E' questa la domanda che da settimane si fanno i tifosi di tutta Italia. La partita dei diritti tv non è ancora entrata nel vivo. Oggi se ne saprà di più visto che MediaPro dovrebbe rendere noti i pacchetti per il prossimo anno. C'è molta curiosità da parte dei broadcaster italiani per capire se e come i dirigenti catalani hanno modificato quelli preesistenti. Qualche idea c'è già: una delle possibilità è quella che i diritti tv vengano venduti per fascia oraria e senza esclusività totale dell'offerta, così come già avviene in Inghilterra in Premier League.


E a dare forza a questa tesi c'è la nuova frammentazione della Serie A che il prossimo anno vedrà otto slot orari in cui si giocherà: sabato alle 15, alle 18 e alle 20.30, domenica alle 12.30, alle 15 alle 18 e alle 20.30 e poi il posticipo del lunedì sempre alle 20.30. Un'altra possibilità è quella di vendere a parte i match delle squadre più importanti e con un bacino d'utenza maggiore. In Spagna avviene così per Real Madrid e Barcellona.

QUANTE DOMANDE
Sky aspetta le mosse degli spagnoli. Da Rogoredo spingono per alzare l'asticella dell'esclusività. Impossibile accettare l'idea di avere tutti lo stesso prodotto. Ecco perché l'emittente satellitare di Murdoch resta alla finestra e si fa domande. Come molti, del resto. Perché tanta fretta di voler presentare dei pacchetti da piazzare immediatamente ai broadcaster nazionali. Alla domanda sembra esserci però una sola risposta: MediaPro ha bisogno di garanzie per ottenere la fideiussione dalle banche; nessun istituto è disposto a firmare in bianco, e le garanzie sarebbero rappresentate proprio dalla vendita dei pacchetti. In questo scenario un potenziale partner sarebbe il colosso inglese Hsbc. In Italia fervono i contatti con Unicredit e Intesa San Paolo. Da non sottovalutare Banca Imi, il cui numero uno è Gaetano Micciché neo presidente della Lega di serie A.


Sky non ha fretta e continua a mostrarsi forte visto che è il soggetto che mette sul piatto più soldi: si parla di 630 milioni. A sua volta Mediaset non andrà oltre 200 milioni (difficile che possano inserire la Roma nel pacchetto delle 8 squadre) e Perform non investirà certo cifre folli. La situazione è molto tesa e a Rogoredo mettono anche in conto di non tramettere le prime giornate di campionato. Chiaro il progetto di MediaPro che nei prossimi anni ha come obiettivo quello di realizzare una piattaforma distributiva. Molto più che un semplice canale del calcio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero