Gli allibratori inglesi hanno fissato nel loro sistema di scommesse quote relativamente basse per chi punterà su Jos Verstappen. Lo considerano un uno dei favoriti per la...
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Il quarantaquatrenne ex conduttore di F1 (106 corse disputate fra il 1994 e il 2003, con sette squadre, Benetton, Simtek, Footwork, Tyrrell, Stewart, Arrows e Minardi, centrando al massimo due soli podi) sostiene di non vedere il figlio come lo sfidante principale di Hamilton: «Si discute molto in questi giorni su chi potrà aggiudicarsi il campionato. La mia opinione personale è che sia ancora troppo presto per Max. Dovrà aspettare almeno un altro anno. Vincere tre o quattro Gp sarebbe molto bello. E questo è possibile. Ma il Mondiale...». C'è qualcuno, comunque, che conta molto sul giovane pilota del Paesi Bassi. Un personaggio che conta. Si chiama Adrian Newey ed è il progettista al momento più quotato della F1. «Verstappen - spiega il tecnico inglese - mi ricorda molto Nigel Mansell, campione del 1992. Max ha guidato subito la sua monoposto in un modo che mi ha fatto ricordare lo stile di guida di Nigel che era facilmente riconoscibile quando era al volante. Inoltre non si fa condizionare da compagni di squadra e da avversari e conquista migliaia di tifosi». Verstappen in questi giorni ha presentato il suo nuovo casco. Ha tolto l'arancione sulla cupola ed ha adottato in pratica tutti i colori della Red Bull. Hanno fatto la stessa cosa, cioè modificato il disegno dei propri caschi anche Ricciardo e Hamilton. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero