Maran: «Nainggolan gioca ma non so in che posizione. La Roma? Fonseca le ha dato un'identità»

Rolando Maran (foto MASTRANGELO)
Asseminello, vigilia della settima giornata di serie A in casa Cagliari. Sensazioni positive per Rolando Maran, che a ventiquattro ore della trasferta all'Olimpico per il...

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Asseminello, vigilia della settima giornata di serie A in casa Cagliari. Sensazioni positive per Rolando Maran, che a ventiquattro ore della trasferta all'Olimpico per il match di domani alle 15 contro la Roma ostenta un moderato ottimismo. Nonostante il pari interno con il Verona i rossoblù vengono da un buon periodo di forma con tre vittorie e un pari nelle ultime quattro giornate. Tanti gli ex in campo, Olsen, Pellegrini e soprattutto Radja Nainggolan che domani rientrerà  dal primo minuto dopo la sosta forzata degli ultimi quattro turni. Nuova posizione sulla trequarti per il ninja: «L'intenzione è quella di far partire Radja dall'inizio - dichiara Maran nel corso della conferenza stampa di rito - Abbiamo provato diverse soluzioni con lui in campo, non solo da regista. La squadra ha giocato bene anche con Nainggolan in quella posizione ma per il suo rientro e in vista di una partita così importante abbiamo provato anche altre soluzioni. Cercheremo di essere pronti a ogni ipotesi».


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Tra le opzioni anche una formazione con un'unica punta e tre trequartisti: «Tendenzialmente cerco di avere sempre due giocatori che fungono da attaccante, ma le dinamiche della partita possono portare anche ad altre soluzioni. L'abbiamo fatto in precedenza ma noi dobbiamo fare in modo di tenere la nostra identità, non dobbiamo ricorrere ad accorgimenti. Anche se, ripeto, la partita richiede interpretazione diverse a seconda dei momenti. La Roma ha uno degli organici più forti della serie A. Ha un attaccante che fa reparto da solo, delle ali molto brave nell'uno contro uno. Dovremo essere bravi a non subire e cercare di uscire con la manovra. A Lecce Fonseca ha cambiato 7-8 giocatori e anche domani cambierà qualcosa: non credo che subiranno la fatica della gara di Europa League. Veretout o Pastore? E' chiaro che come trequartisti hanno caratteristiche diverse, ma l'identità che ha dato Fonseca alla squadra è ben evidente».


Da dimenticare il secco 3 a 0 dello scorso aprile: «Eravamo già salvi, la partita arrivava dopo una rincorsa ed aver ottenuto il risultato della salvezza a 6-7 giornate dalla fine ci ha levato stimoli. Andammo a Roma non affrontando il match nel modo giusto dal punto di vista mentale. Adesso la squadra sta dimostrando di affrontare tutte le gare con il piglio giusto, rimaniamo sempre in partita: domani la prestazione sarà diversa. Gli ex? Non sentono la sfida in modo particolare, hanno lavorato come tutte le settimane». Fondamentale sarà fermare Dzeko: «Dovremo essere bravi, è uno degli attaccanti più completi del nostro campionato: ha tecnica, ha fisico è intelligente. Dovremo schermarlo, anche se in quel caso potrebbe prendere più dietro i suoi spazi per far manovrare i giallorossi. Nelle ultime gare la Roma ha trovato l'equilibrio giusto tra le due fasi e adesso è difficile incontrarla per tutti». Probabile 4-3-1-2 per i sardi, questi gli undici possibili titolari: Olsen; Cacciatore, Pisacane, Ceppitelli, Pellegrini; Nandez, Cigarini, Rog; Nainggolan; Joao Pedro, Simeone. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero