Civitavecchia, Manuel Vittorini, poker d'assi nella partita per la salvezza

Manuel Vittorini (foto GENTILE)
Il primo successo in trasferta dell’era Marco Scorsini sulla panchina del Civitavecchia è targato Manuel Vittorini. L’attaccante di Canale Monterano, classe 89,...

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Il primo successo in trasferta dell’era Marco Scorsini sulla panchina del Civitavecchia è targato Manuel Vittorini. L’attaccante di Canale Monterano, classe 89, per la prima volta in carriera ha realizzato un poker di reti, domenica contro lo Sporting Genzano. «Due di destro e due di sinistro – ha raccontato il centravanti neroazzurro - Fare gol fa sempre piacere e credo che sia stata una mattinata da incorniciare per me e per la squadra. Abbiamo incassato tre punti importanti per la salvezza, ma la strada per arrivare è ancora lunga». Un solo rammarico. «Mi dispiace per il mio amico e portiere Leacche con cui ho giocato a Guidonia – ha detto ancora - Ha subito tanti gol, ma alla fine ci siamo salutatim, anche se in maniera fredda».

Vittorini con la quaterna è arrivato a quota 17 reti, a cui se ne aggiunge una un Coppa Italia. «Sono diverse stagioni – ha sottolineato – che chiudo in doppia cifra e sopra i venti gol. Credo che l’obbiettivo possa essere raggiunto anche questa volta. Se poi i miei gol saranno determinati per la salvezza tanto meglio. A proposito di questo capitolo, la strada è ancora lunga, non bisogna mollare, perché solo il campo può regalarci questo traguardo cosi importante che ci consente si restare in Eccellenza. Ci aspetta un finale di stagione difficile, ma sono certo che lo affronteremo bene».

Il massimo di gol in carriera sono stati 37 con la maglia del Montalto in Promozione nella passata stagione. «Raggiungere quel numero anche in Eccellenza sarà molto difficile – ha fatto notare – ma ci proverò fino a quanto giocherò». Nel Civitavecchia, con Manuel giocano anche i fratelli Miguel e Cristian: «Averli in squadra e negli allenamenti sembra di stare nel cortile di casa – ha concluso l'attaccante – Poche volte abbiamo giocato insieme, ma va bene cosi».
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Il Messaggero