Mandragora e Tonali: «Polonia tutta in difesa. Ora battiamo il Belgio con molti gol»

Rolando Mandragora in azione
La qualificazione per Tokyo è ancora a portata, ma da conquistare, come la semifinale, esiste anche il rischio di uscire dall’Europeo casalingo. Sandro Tonali...

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La qualificazione per Tokyo è ancora a portata, ma da conquistare, come la semifinale, esiste anche il rischio di uscire dall’Europeo casalingo. Sandro Tonali è subentrato con personalità, senza tuttavia trovare quelle soluzioni che in serie B sono risultate più volte decisive. «E' stata difficile - racconta -, perché una volta preso gol loro si sono messi tutti dietro al pallone. Abbiamo giocato una grande partita, dimostrando di essere una squadra, fa male perdere così. La prima mezzora abbiamo costruito tantissime occasioni, senza sfruttarle. Le gare vanno così: o fai gol o lo prendi. Siamo rimasti sempre in partita contro una squadra molto difensiva. Già abbiamo la testa al Belgio, è da battere per forza».

Sino a ieri, Tonali con l’under 21 aveva giocato solo due partite ma già era stato convocato da Mancini.
«La mia prima agli Europei è stata emozionante e anche un po’ amara. Non è memorabile esordire con una sconfitta: ero emozionato, resto felice per l’occasione. Il ruolo? Mi va bene tutto, stavolta ero mediano centrale, non avrei problemi da mezzala». 
I trentuno tiri verso la porta polacca non sono bastati neanche per pareggiare.
«Perdere così fa ancora più male, abbiamo costruito molte occasioni nel primo tempo, dal gol subito è stato un match in salita: i polacchi erano molto difensivi, stavano tutti dietro. Nella ripresa si è costruito ancora, serviva maggiore lucidità nella gestione del pallone».
A Reggio, il Belgio è rimasto sull’1-1 sino a due minuti dalla fine, con la Spagna.
«E’ una partita molto difficile, non si sa ancora chi delle tre può passare: il numero di gol è importante, vediamo di segnarne il più possibile».

Rolando Mandragora parla quasi con un filo di voce.
«Speravamo in un finale diverso - confessa il capitano, sostituito -, non siamo riusciti a finalizzare. A Reggio serve una buona partita e sperare in risultati favorevoli. Lo stato d’animo non è dei migliori, dobbiamo resettare, vincere per dire ancora la nostra». 
Anche Mandragora è andato vicino al gol.
«Non ho colpito bene quella palla, volevo chiuderla. Avevamo messo in difficoltà i polacchi, nel secondo tempo è aumentata la confusione, ci siamo fatti prendere dal momento, ora siamo pronti a gettare il cuore oltre l’ostacolo: lo spogliatoio resta compatto».
Di Biagio ammette che le occasioni nella ripresa sono arrivate più che altro per inerzia.

«La Polonia era molto schiacciata - conclude il napoletano dell’Udinese -, qualcosa non è andato. Ne parleremo con il ct, perchè non succeda di nuovo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero