Italia, Mancini: «Felice di aver superato un mito, ma Pozzo ha vinto 5 trofei: c'è ancora molta strada da fare»

Mancini
Roberto Mancini si gode il nuovo primato, 10 vittorie di fila, e soprattutto l'en plein nel gruppo J (9 successi in 9 partite) che permetterà all'Italia di essere...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Roberto Mancini si gode il nuovo primato, 10 vittorie di fila, e soprattutto l'en plein nel gruppo J (9 successi in 9 partite) che permetterà all'Italia di essere testa di serie al sorteggio del 30 novembre a Bucares per la fase finale di Euro 2020. A zenica, comunque, entra nella storia azzurra battendo la Bosnia (0-3): record assoluto, staccando Vittorio Pozzo, l'alpino che vinse due Mondiali, un'Olimpiade e due Coppe Internazionali. «Abbiamo superato un mito, e questo non può che far piacere. Ricordiamo che lui ha vinto 5 trofei con la nazionale, c'è ancora molta strada da fare», sorride Mancini. «Stasera ho visto un'ottima Italia - ha detto a RaiSport Mancini -. Sapevamo che non sarebbe stata una partita facile, anche se loro non avevano nulla da chiedere alla classifica, e l'abbiamo subito messa sul binario giusto. Tonali? È andato benissimo. Ha caratteristiche simili a Verratti, mentre Zaniolo per adesso è abituato a giocare in maniera diversa». Si tiene stretto il dualismo per il ruolo di centravanti. «Se Belotti e Immobile segnano è meglio e speriamo che continuino sempre così in ogni partita durante tutto l'Europeo». Il ct si conferma esigente: «Se devo trovare un difetto, negli ultimi 15' abbiamo difeso troppo indietro: così facendo si fatica di più, dobbiamo restare più alti».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero