Italia, Mancini ricomincia dai big: a Danzica dentro i titolari

Mancini
Mancini, nella notte di Danzica, riparte dall’Italia migliore (o quasi) che gli ha permesso di fare l’en plein nelle qualificazioni europee: 10 vittorie in 10 partite....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Mancini, nella notte di Danzica, riparte dall’Italia migliore (o quasi) che gli ha permesso di fare l’en plein nelle qualificazioni europee: 10 vittorie in 10 partite. Sarà la Nazionale vera, insomma, ad affrontare la Polonia nel 3° turno della Nations League. La distinzione è d’obbligo perché il ct, mercoledì a Firenze, si è affidato a quella sperimentale che, pesando la prestazione nell’amichevole contro la Moldovia, lo ha reso sicuramente più ricco: anche i ricambi sono all’altezza dei titolari. Nel gioco e nella mentalità. Di sicuro nello stile richiesto dal nuovo corso che punta sull’aggressività e sulla qualità. Ancora di più sul coinvolgimento di chi va in campo. Pur cambiando gli interpreti, ecco l’identico risultato: show e gol a raffica, già 53 reti in 22 partite (media di 2,4 a match). Aumenta, insomma, la scelta verso l’Europeo itinerante di giugno. Messaggio per chi avrà spazio stasera all’Energa Stadion. Il posto va difeso. In campo e nella lista dei 23 convocati per la competizione continentale.


IN VIAGGIO DA LEADER
L’Italia è l’unica imbattuta del gruppo A1. È in testa con 4 punti davanti all’Olanda, nel pomeriggio contro la Bosnia a Zenica e mercoledì avversaria degli azzurri a Bergamo, e proprio alla Polonia che sono a quota 3. La partenza, nonostante il pari sofferto di settembre contro la nazionale di Dzeko, è stata più che decente grazie al successo di Amsterdam, firmato da Barella. Mancini dovrebbe presentare gran parte di quei giocatori. Ritroverà di sicuro Verratti a centrocampo, non potrà schierare Zaniolo che si è infortunato (nuova rottura del crociato, ma al ginocchio sinistro) il mese scorso proprio alla Johan Cruijff Arena e nemmeno Insigne che si è fermato (lesione muscolare) in campionato. Al posto della coppia di esterni, proprio chi li ha sostituiti in corsa quella sera: Kean, appena sbarcato al Psg, e Chiesa, passato a fine mercato alla Juve. «Immobile, Belotti, Kean, tutti vogliono giocare. Noi però abbiamo un modulo di gioco che ci ha dato soddisfazioni fino a oggi, quindi purtroppo qualcuno dovrà soffrire. E io dovrò sacrificare qualcuno lì davanti. Non ho programmato, però, il turnover tra questa partita e la prossima con l’Olanda» avverte Mancini che, tra l’altro, stravede per Caputo. Ma non è detto che, come contro la Bosnia, rinunci al capocannoniere dell’ultimo torneo. «Ciro con noi ha sempre fatto bene: se giocassimo 38 partite di seguito, segnerebbe 25 gol». Immobile, nella solita alternanza, dovrebbe spingere l’amico Belotti in panchina e sfidare a quattr’occhi Lewandowski, al quale ha sfilato la Scarpa d’oro (decisive le sue 36 reti in A contro le 34 del rivale in Bundesliga). Il centravanti del Bayern, di nuovo in nazionale dopo quasi 11 mesi, è l’avversario più pericoloso (55 gol nell’ultima stagione, 15 per diventare capocannoniere della Champions).


CHIELLINI IN DUBBIO 


«È da anni uno dei migliori attaccanti al mondo, ma l’Italia ha da sempre grandi difensori: se sta bene, toccherà a Chiellini marcarlo» chiarisce il nostro ct. L’alternativa al capitano è Acerbi. Il collega Brzeczek, senza Zielinki che è in quarantena per il Coronavirius, potrebbe affiancargli Milik, escluso dal Napoli sia nella lista di campionato sia in quella di Europa League. A proposito di Covid-19, la Polonia è zona gialla: l’uso delle mascherine è obbligatorio e l’accesso allo stadio (aperto per il 25% della capienza) disciplinato da regole rigide. Cresce, dunque, la preoccupazione pure lì. La federcalcio polacca, guidata dal presidente Boniek, ha già diffuso il vademecum per i tifosi. Che saranno meno degli annunciati 10.000. Venduti circa 8000 biglietti. Nessun passo indietro di Mancini sull’appello fatto ad inizio settimana sulla riapertura degli stadi: «Ho espresso una mia idea. E finché viviamo in una democrazia, possiamo avere idee diverse, l’importante è che ci sia il rispetto». Nemmeno Gravina è riuscito a convincerlo ad ammorbidire la sua posizione. 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero