Vincere aiuta a vincere: slogan gettonatissimo da sempre nello nello sport e ovviamente nel calcio. Mancini, però, la sua scelta l’ha fatta a priori, affidando a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ALTO PROFILO
Jorginho ed Emerson hanno appena conquistato l’Europa League nel derby londinese contro l’Arsenal. Ma non è solo il successo di Baku a rafforzarne le candidature nel gruppo azzurro. A spingerli è l’esperienza accumulata in Premier e ancora di più quella in giro per il nostro continente. Il ct, e soprattutto quando parla dei giovani, chiede ai colleghi di avere coraggio e di non nascondere i talenti. Sarri lo ha aiutato. Soprattutto con Emerson, appena 2 gare con fin qui con la Nazionale (106 minuti giocati) e schierato nel finale di stagione al posto di Marcos Alonso dall’ex tecnico del Napoli. Che ha voluto a Londra proprio Jorginho, per la consacrazione definitiva. Mancini, in questo senso, ha anticipato Sarri: 10 presente su 11 per il play, il giocatore più impiegato nella sua gestione (843 minuti sui 990 totali). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero