Guardiola e Gasperini, due facce della stessa medaglia. Il bel gioco premia uno solo, Pep. Che travolga il suo collega in campo, non a parole. Anzi, solo complimenti a parte del...
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La risposta di Gasp. «Il risultato è pesante, ma per noi ci sono cose buone da portarci dietro in campionato. E in Champions giocheremo alla morte al ritorno, anche con la Dinamo Zagabria: ne abbiamo due di fila in casa». Gian Piero Gasperini, nonostante il 5-1 all'Etihad Stadium e quota 0 dopo 3 partite nel girone C, vede il bicchiere mezzo pieno: «Mi dispiace non aver tenuto il risultato a lungo, per quei pochi minuti nel primo tempo in cui il Manchester City l'ha ribaltato: soprattutto l'episodio del rigore del 2-1 mi ha fatto arrabbiare tantissimo, ci siamo fatti sorprendere - sottolinea l'allenatore dell'Atalanta -. Meglio così che rimanere bassi e indietro, non sarebbe stato formativo anche contro una delle migliori compagini al mondo. Ne usciamo bastonati, ma qualcosa di buono in campo l'abbiamo messo». Il rammarico del Gasp, insomma, è legato alla reazione immediata dei padroni di casa dopo il rigore-rompighiaccio di Malinovskyi: «Una volta in vantaggio siamo comunque riusciti a ripartire bene, ma quell'uno-due a difesa schierata ci ha fatto davvero male». Il tecnico di Grugliasco riconosce alle inglesi il quid in più nelle coppe: «Difficile fare paragoni con le big italiane, perché il City viaggia a una velocità superiore con una tecnica individuale al top. La Champions League è una competizione aleatoria, soprattutto quando si arriva alla fase delle partite secche e conta molto la condizione fisica. Certo, oggi abbiamo affrontato una delle favorite». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero