Sempre silenziosa, quieta e concentrata sul lavoro, Hamyan ha stabilito l’abitudine di non concedere interviste. Per questo, la curiosità che attira ha raggiunto un...
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LE CARICHE
Dopo aver studiato a Londra, planando nell’elite della classe dirigente del Qatar, dal papà ha ricevuto la carica di amministratore delegato del settore giovanile e di presidente della squadra femminile del Malaga. Dei tre fratelli, è la più brillante, racconta chi ogni giorno la incontra, senza parlarle. La sua parola vale quella del presidente, aggiungono. Tenere a distanza le persone, per lei, è una forma di necessità più che un gesto povero di eleganza. Sa di dover imparare l’arte dell’autorevolezza e i modi del tacere: e ha capito presto che soltanto il padre sarebbe stato l’esempio da imitare.
IL POTERE
Senz’altro il futuro del Malaga ormai si è srotolato sotto, e davanti, agli occhi di Hamyan. Inevitabilmente, come si diceva, la sua figura ha intrigato i tifosi e gli appassionati in Spagna, come anche in Europa. Lo sa, lei. Ma, misurandosi pure con le leggerezze e con le inclinazioni dell’età, immagina un giorno di convertire il sacrificio in una fonte di potere. Perché, è naturale, Hamyan è una donna di potere. Lo considera, però, un verbo più che un sostantivo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero