Lupa, Losi junior diventa un professionista: «Qui grazie ai consigli di nonno Giacomo»

Lupa, Losi junior diventa un professionista: «Qui grazie ai consigli di nonno Giacomo»
Dopo aver vissuto da protagonista la scorsa stagione con la Berretti della Lupa Roma di mister Greco e aver anche messo a segno 3 reti in campionato, Marco Losi, nipote del...

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Dopo aver vissuto da protagonista la scorsa stagione con la Berretti della Lupa Roma di mister Greco e aver anche messo a segno 3 reti in campionato, Marco Losi, nipote del grande Giacomo Losi, indimenticato capitano della Roma degli anni '50-'60, viene promosso in prima squadra. Il difensore classe 1997 di ruolo terzino destro ma all’occorrenza anche difensore centrale, è stato aggregato alla prima squadra di mister Cucciari con cui sta svolgendo la preparazione estiva in vista dell’inizio della stagione di Lega Pro 2015/2016.

Una grande emozione per il più giovane del gruppo che, nonostante abbia soltanto da poco compiuto i 18 anni dimostra già una maturità fuori dal comune affidandosi anche alla grande esperienza del nonno, Giacomo Losi, calciatore della Roma dal 1954 al 1969 per ben 15 stagioni consecutive soprannominato “Core de Roma” per la sua lunga militanza nella società giallorossa.

Dalla Berretti alla prima squadra il salto è grande: come stai vivendo Marco questa promozione e la fiducia che ti sta dando società e mister essendo tu del 1997?
«La differenza tra Berretti e prima squadra è enorme, ma sto cercando di mettermi a disposizione e dare sempre il 200% in ogni allenamento per godermi al meglio questo primo sogno che la società e il mister Cucciari mi stanno concedendo».

Il tuo cognome è' di quelli importanti essendo stato tuo nonno uno dei punti fermi della Roma di anni fa: quali sono i consigli che ti sta dando in questi giorni e che ti dà in generale a livello calcistico?
«Nonno per me è e sarà sempre il mio punto di riferimento e posso dire di essere fortunato di avere come parente un esempio come lui che ha sempre dato tutto per la maglia. I consigli che mi dà sono vari e sempre validi, ma soprattutto la cosa che più mi fa capire quanto tenga a me è che ogni sera dopo gli allenamenti mi chiama e mi chiede come sia andata la giornata. Spero un giorno di potergli regalare una grande soddisfazione perché se lo merita, ma questo dipende solo e esclusivamente da me».

Sei il più giovane del gruppo ma ti stai integrando bene in prima squadra: quale obiettivo ti sei posto per questa tua prima esperienza in Lega Pro e con chi hai il miglior rapporto a livello umano tra i calciatori della Lupa?

«Sono il più giovane e per questo devo dare più degli altri e impegnarmi sempre al massimo e devo dire che soprattutto i ragazzi più esperti che fanno parte della squadra in caso di necessità mi aiutano e mi danno dei consigli molto validi. Il mio obiettivo per questa stagione è stare sempre a disposizione del mister e provare a metterlo in difficoltà nelle scelte. Come dice una canzone 'chi vivrà vedrà', speriamo nel meglio sia per la squadra che per me!».
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Il Messaggero