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Già il lessico della vela è oscuro per chi non la pratica, se poi, come nella 36° America’s Cup, si corre con oggetti volanti mai visti prima, e perfino su Luna Rossa per intendersi bene con Jimmy Spithill, che divide il timone con Checco Bruni, si parla solo in inglese, un mini dizionario può essere utile per quando riprenderanno le regate. A Auckland infatti è in atto un Lock Down di Livello 3, che però, come hanno chiarito le autorità, consente ai team di Coppa America di lavorare, seppur suddivisi in “bubles”, gruppi di un numero ristretto di persone, e rispettando i protocolli di sicurezza anti Covid. Anche gli allenamenti sono permessi, anche se il brutto tempo previsto per martedì, costringerà tutti a terra. Per la Prada Cup confermato invece il posticipo delle prove di mercoledì 17, mentre si attende input per il calendario del week end.
AC75
Sono gli scafi volanti della 36° America’s Cup.
BEAR AWAY
Allontanare la prua dalla direzione del vento.
BASTONE
Percorso tra boe poste lungo la direzione del vento. Dalla linea di partenza si va di bolina per raggiungere le boe poste da dove spira il vento. Dalle boe di bolina si scende col vento da dietro verso le boe di poppa.
BOLINA
L’andatura per raggiungere la boa controvento secondo una rotta che col vento fa il minimo angolo possibile.
BOMPRESSO
Estensione della prua oltre la lunghezza dello scafo su cui si fissa (punto di mura) il Code Zero.
BUONO
Variazione della direzione del vento che di bolina consente di avvicinare maggiormente la prua al vento. Il suo contrario è lo scarso.
FIOCCO
Vela di prua che si issa sullo strallo. Fino al 2007 si cambiavano a bordo in caso di variazioni della forza del vento, ora una volta scelto, in regata non è possibile cambiarlo.
FOIL
Appendici che consentono agli scafi di alzarsi dalla superficie dell’acqua e volare, cambiando da acqua a aria il fluido nel quale si muovono e consentendo velocità elevate.
FOIL ARM
Deriva alla cui estremità è montata la foil wing: permette all’imbarcazione di alzarsi sull’acqua. Come per le ali degli aerei, i bordi di uscita dei foil hanno flap, estremità mobili in grado di deviare i flussi aero/idrodinamici.
GRINDER
Sugli AC 75 i membri dell’equipaggio, necessariamente forti e resistenti, che girano le manovelle di attrezzatura (un tempo verricelli detti coffea-grinder, macinini da caffè) che determina tramite sistemi idraulici, produzione e accumulo di energia.
LAY LINE
Il punto, nella parte superiore del campo di regata, dal quale si riesce a intercettare e girare la boa di bolina.
MATCH RACE
Regata-duello “1 contro 1” tra due barche. La partenza è preceduta da una fase di 2 minuti, in cui le barche si affrontano e contrastano per tagliare in vantaggio la linea di partenza.
MURA A DRITTA
Ricevere il vento sul lato destro di scafo/randa che convenzionalmente implica precedenza rispetto a chi incrocia con mura a sinistra
POPPA
La parte posteriore della barca, ma anche lato con il vento da dietro
SOFT WING
Randa (la vela principale) non rigida, dal profilo alare, formata da due vele parallele issate insieme sull’albero di sezione a D
TACK: in italiano virare; invertire la rotta con la barca che passa dal ricevere il vento da una parte, a una posizione di prua controvento, a ricevere il vento dall’altra parte.
ZERO
Come Code Zero: ampia vela di prua armata sul bompresso per vento leggero prevista, ma ad ora mai usata
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Il Messaggero