Luna Rossa, varato a Cagliari lo scafo che parteciperà all’America’s Cup a Barcellona. Il siluro italiano viaggia nel futuro

Varata la nuova Ac75 di Luna Rossa a Cagliari, 13 aprile 2024. Con la benedizione del vescovo Giuseppe Baturi è scattato alle 13.23 il via alla nuova avventura della barca che cercherà di portare in Italia la Coppa America. La madrina...
Un siluro spaziale con elegante livrea metallica. Si è presentata così Luna Rossa Prada Pirelli ieri a Cagliari, poco dopo le 13, al cadere dell’enorme telo...

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Un siluro spaziale con elegante livrea metallica. Si è presentata così Luna Rossa Prada Pirelli ieri a Cagliari, poco dopo le 13, al cadere dell’enorme telo nero che ne copriva integralmente le forme. E il decimo scafo di America’s Cup del team nato quasi 25 anni fa dalla immensa passione di Patrizio Bertelli. L’unico consentito per partecipare alla 37ª edizione della Coppa America in programma da fine estate a Barcellona. «Un bambino con 130 genitori che nasce dopo 9 mesi» dice un emozionato Team Director e Skipper Max Sirena mentre cerca di frenare i ragazzini della grande famiglia della Luna che esprimono entusiasmo e partecipazione a suon di trombette a gas.

Per lui è tempo di ringraziamenti. Ai suoi uomini, prima di tutto, a Miuccia Prada, elegante madrina in rosso e nero che da lì a poco a due mani spacca energicamente sul bompresso la bottiglia di Maximum Blanc de Blancs di Ferrari, a Patrizio Bertelli «senza la cui visione e passione tutto questo non esisterebbe», ai partner e agli sponsor, a cominciare da Marco Tronchetti Provera, Presidente di Pirelli, che rendono Luna Rossa «un’imbarcazione di cui tutta l’Italia deve andare fiera, perché incorpora tante eccellenze del nostro Paese ed è ambasciatrice del Made in Italy nel mondo». Sorridente e coinvolto anche Agostino Randazzo, velista di lungo corso, Presidente del Circolo Vela Sicilia, il cui guidone, ben visibile a poppa, accompagna per la terza volta la sfida della Luna il quale è affascinato «dalla bellezza, dalle forme e dal concept futuristico» della neo-nata.

 Una barca che è «evoluzione coniugata a rivoluzione, rispetto all’AC75 di Auckland» come sottolinea Horacio Carabelli, Design Coordinator.

WATT A PEDALI

Una barca che rispetto a quella del 2021 sarà portata da 8 uomini, anziché 11, operanti da profondi alloggiamenti sulle due fiancate, che di fatto lasciano scoperti solo dagli occhi in su: due timonieri, 2 “controllori del volo” e 4 “ciclisti” per produrre con le gambe - è ufficiale - l’energia necessaria per governare e regolare la barca. Uomini dinamo, ciclisti o canottieri in linea di massima, in grado di produrre almeno 420 Watt in 20 minuti. Atleti che se si faranno due prove al giorno saranno sostituiti tra una prova e l’altra, tanto verranno “spremuti”. «Da quello che possiamo dedurre Luna Rossa, Alinghi e New Zealand sono scafi simili» spiega il timoniere Checco Bruni, aggiungendo che la navigazione sarà più complicata a Barcellona che a Auckland a causa del vento leggero e del mare formato con onda lunga. Il che significa che il take off, la fase di accelerazione e di decollo, sarà critico. Così come assume importanza avere linee che consentano un avanzamento non troppo penalizzato, anche sotto il profilo dello scarroccio, in modalità dislocante, quando cioè in caso di poco vento non si riesca a restare in volo. Elementi che si capiranno e metteranno a punto in concreto quando nelle prossime settimane, ultimati i test strutturali e di volo al traino, si cambierà passo e si comincerà a navigare iniziando quella messa a punto della barca che la farà evolvere e migliorare in un processo che continuerà incessantemente fino all’ultima regata.

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Il Messaggero