Lukaku, ora è impossibile tenerlo ancora tra le riserve

Foto Rosi
L’aratro in Supercoppa, la semina nel derby. Per l’instancabile Jordan dalla fascia sinistra potrebbe nascere una maglia da titolare. Contro la Roma è stato...

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L’aratro in Supercoppa, la semina nel derby. Per l’instancabile Jordan dalla fascia sinistra potrebbe nascere una maglia da titolare. Contro la Roma è stato inarrestabile. Dai e vai. Finta e scatto. Una spina nel fianco per i giallorossi, costretti agli straordinari per arginarne le incursioni. Chiedere a Florenzi, prima, e Bruno Peres, poi. Nel 3-5-2 il belga si trova a meraviglia, soprattutto quando la Lazio gioca di rimessa. Fu proprio Inzaghi ad avere la geniale intuizione lo scorso marzo. Era il derby d’andata della semifinale di coppa Italia, vinto 2-0 dai biancocelesti. Da lì Jordan ha preso coraggio. Niente più ritardi o atteggiamenti poco professionali. Allenamento dopo allenamento, si è guadagnato la fiducia dello spogliatoio e il mister lo ha premiato più volte. Saltò la finale di Coppa Italia contro la Juventus per infortunio. I guai muscolari spesso lo hanno fermato, ma Jordan non si è mai arreso. Non ha ascoltato le critiche di chi lo definiva il “fratello sbagliato”, in riferimento a Romelu del Manchester United. Ha lavorato sodo, in silenzio e il destino gli ha sorriso. La sua corsa sull’out mancino nella finale di Supercoppa Italiana è ancora negli occhi di tutti i tifosi. Controllo di palla, De Sciglio superato in velocità, sguardo al centro, cross per Murgia e via ai festeggiamenti. Era il 13 agosto 2017.


POTENTE MA FRAGILE

Da quel momento Lukaku ha collezionato 12 presenze tra coppa e campionato. In 4 occasioni è partito titolare: tre in Europa League e una in Serie A in casa dell’Hellas. I minuti giocati in totale sono 520, la media è 43,3 a partita. Se non avesse avuto un problema alla coscia destra, probabilmente avrebbe trovato spazio anche contro il Cagliari e nelle trasferte con Juventus e Nizza. La stracittadina di sabato ha fugato ogni dubbio sul suo stato di forma e Inzaghi ora è pronto a lanciarlo dal primo minuto. Con l’infortunio di Di Gennaro, le scelte a centrocampo diminuiscono e tenere in panchina un Lukaku così è un lusso che in pochi possono permettersi.
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Il Messaggero