Caso Lukaku, sui social crolla il muro dell'ovvietà

Caso Lukaku, sui social crolla il muro dell'ovvietà
Non è stata certo la quarantena impostaci dal coronavirus a farci scoprire forza e impatto delle varie piattaforme social, appare però evidente come il forzato stop...

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Non è stata certo la quarantena impostaci dal coronavirus a farci scoprire forza e impatto delle varie piattaforme social, appare però evidente come il forzato stop e il conseguente isolamento ne abbiamo clamorosamente accelerato e aumentato utilizzo ed efficacia. Nello sport, in particolare, se prima la condivisione social dei nostri campioni riguardava più che altro aspetti privati e familiari (casa, vacanze, feste etc.), ora il livello si è decisamente alzato. I video e le dirette di protagonisti vecchi e nuovi sono diventati un vero e proprio fenomeno sia di divertente intrattenimento, come confermano like e audience, sia d informazione di prim’ordine. Alle confessioni/rivelazioni di tanti atleti ed ex calciatori, si è aggiunto ieri, in clamoroso ordine di tempo, Romelu Lukaku. In una diretta, come le migliaia che si realizzano ogni giorno a qualsiasi latitudine, l’attaccante dell’Inter ha candidamente parlato di una febbre sospetta che avrebbe colpito i giocatori nerazzurri dopo la pausa invernale, alla ripresa del campionato. E lo scoop, nato non in un’intervista ufficiale ma in una chiacchierata con un personaggio famoso che prima di tutto è un’amica, è un segnale di come l’isolamento sia riuscito a sbriciolare i soliti muri di ovvietà. Solo il tempo dirà quanto sarà profonda questa rivoluzione del modo di fare comunicazione.
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Il Messaggero