Luiss, Agostino: «Tanta amarezza con il Sezze, ma sarà Eccellenza»

Filippo Agostino, attaccante della Luiss (FOTO GENTILE)
  Non si può parlare di occasione persa. Per la Luiss c’è stata anche tanta sfortuna nello scontro diretto contro la Vis Sezze dove il 2-2 dei pontini...

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Non si può parlare di occasione persa. Per la Luiss c’è stata anche tanta sfortuna nello scontro diretto contro la Vis Sezze dove il 2-2 dei pontini è arrivato a pochi secondi dal triplice fischio. Con quei due punti mancanti gli universitari sarebbero andati al comando della classifica e l’Eccellenza sarebbe stata ad un passo. A commentare il momento sono arrivate le parole di Filippo Agostino, attaccante classe 1993 con 8 gol all’attivo e una delle colonne portanti della squadra: «C’è un po' di rammarico per il pareggio subito a un minuto dal termine. È stata una doccia fredda, perché stavamo compiendo l’impresa ed è sfuggito tutto all’ultimo secondo. Rimane comunque la soddisfazione di aver disputato un’ottima prestazione contro la capolista, segnale che anche noi siamo da vertice».

Il distacco dal Vis Sezze rimane sempre di un punto, dunque il destino della Luiss dipende anche dai risultati dei pontini. Quello che è certo gli ultimi 180 minuti diranno se gli universitari potranno festeggiare o dovranno lottare nei play off per raggiungere l’Eccellenza. Il calendario è a favore dell’attuale capolista che affronterà Fonte Meravigliosa e il già retrocesso Real Latina. La Luiss, però, non vuole mollare e continuerà a crederci fino alla fine: «Noi comunque adesso pensiamo a fare il massimo nelle ultime due gare e poi faremo i conti - afferma Agostino -  Non dipende solamente da noi, ma siamo convinti che possiamo andare in Eccellenza. Abbiamo iniziato la stagione con la consapevolezza di essere un gruppo forte e valido, ma sicuramente non ci sentivamo favoriti. Volevamo capire dove potevamo arrivare e una volta che si siamo trovati lassù abbiamo lottato per ottenere il massimo».

Un punto di forza di Agostino e compagni è sicuramente quello di essere allenati da un ex giocatore di spessore e di esperienza come Roberto Rambaudi (Lazio e Foggia) e di avere in difesa la presenza di un calciatore che ha calcato palcoscenici importanti nel professionismo come Guglielmo Stendardo (Lazio, Atalanta, Lecce e Catania tra le tante): «La presenza di mister Rambaudi e di Willy Stendardo è un grande stimolo. È un’occasione per imparare quel qualcosa che figure così importanti ed esperte ti mettono a disposizione. Dobbiamo essere bravi noi a cogliere questi insegnamenti e a farne tesoro».

In conclusione sul rapporto col compagno d’attacco Andrea De Vincenzi, capocannoniere del campionato con ben 38 reti: «Andrea è un giocatore di un’altra categoria che meriterebbe il professionismo, con lui ho una grande intesa. Ha segnato così tanti gol che avrei voluto dargli i miei per raggiungere una cifra stratosferica, però è talmente bravo che sarebbe in grado di raggiungerla anche da solo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero