​Luis Alberto, da oggetto misterioso a pedina fondamentale

Luis Alberto, da oggetto misterioso a pedina fondamentale
Dalla facile ironia sul cognome, agli applausi scroscianti dello stadio per il nuovo idolo biancoceleste. Luis Alberto non è più "Lupo Alberto", come...

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Dalla facile ironia sul cognome, agli applausi scroscianti dello stadio per il nuovo idolo biancoceleste. Luis Alberto non è più "Lupo Alberto", come veniva scherzosamente chiamato ma un calciatore importante che sa essere utile e decisivo, entrato di diritto tra i nomi più accreditati della rosa a disposizione di Inzaghi. La scorsa stagione sembrava un oggetto misterioso: solo 9 presenze con qualche apparizione più continua nel finale di campionato. Insomma, il centrocampista andaluso, non era proprio da considerarsi un titolare nelle nuova squadra. Eppure Luis Alberto, 25 anni, ha saputo avere pazienza e fiducia e, complice anche la lunga assenza di Anderson, è riuscito a trovare spazio in pianta stabile nella formazione che sta sorprendendo tutti. E non ha sprecato la grande occasione che il tecnico ho voluto offrirgli. Piano piano si è ritagliato un ruolo notevole, sia come centrocampista puro, che come seconda punta, meritando la fiducia dei compagni e dei tifosi. Ora Luis Alberto è diventato un punto di forza e la prova scintillante fornita contro il Sassuolo resterà tra i momenti più belli e colorati della sua carriera. Due gol d'autore e l'ovazione dell'Olimpico, quando Inzaghi gli ha concesso la passerella. Adesso sarà proprio difficile ironizzare ancora sul nome, perché lo spagnolo ha dimostrato appieno il proprio valore tecnico. Una risorsa un più la stagione intensa della Lazio.
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Il Messaggero