Jorge Lorenzo: «Biscotto? Avrei reagito come Valentino». Marquez: «Pronto a tendere la mano a Vale»

Jorge Lorenzo: «Biscotto? Avrei reagito come Valentino». Marquez: «Pronto a tendere la mano a Vale»
Lo sfogo di Valentino Rossi sul «biscotto» «è una sua opinione e bisogna rispettarla. Perchè se tu fossi Valentino Rossi in quel momento, come se io fossi Valentino Rossi in...

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Lo sfogo di Valentino Rossi sul «biscotto» «è una sua opinione e bisogna rispettarla. Perchè se tu fossi Valentino Rossi in quel momento, come se io fossi Valentino Rossi in quel momento, dopo aver perso una grande opportunità di essere campione, avresti reagito nelle stessa maniera».Così Jorge Lorenzo in un'intervista a Sky. «Lui, come grande campione quale è - aggiunge il campione del mondo della Yamaha in una intervista esclusiva rilasciata a Sky che sarà trasmessa alle 17 di domani sul canale 208 - per le circostanze e l'esperienza di quello che ha vissuto, ha espresso la sua opinione sinceramente». Nella lunga 'one to onè con l'inviato Sandro Donato Grosso, Lorenzo rivive il suo Mondiale affrontando tutti i temi che hanno acceso la stagione appena conclusa. «È stato un Mondiale che non poteva finire in maniera più emozionante. Ho vinto tre titoli gareggiando con i tre piloti che per me sono i migliori del secolo: Valentino, Stoner e Marquez, appartenenti a tre generazioni diverse. Questo posso dirlo con orgoglio». Non potevi rimanere fuori dalla polemica dopo il ricorso di Valentino Rossi? «Nella vita tu prendi delle decisioni - aggiunge Lorenzo - qualche volta giuste, qualche volta sbagliate, puoi fare bene o fare male, dipende dai punti di vista. Come Valentino quando ha dichiarato pubblicamente la sua opinione (in conferenza stampa pre Sepang, ndr). Bisogna rispettarla e bisogna anche rispettare l'idea che avevo io in quel momento e, come persona sincera quale mi considero, l'ho detta. Bisogna rispettare tutti i punti di vista, tutti sono validi perchè siamo persone, non siamo robot, e qualche volta facciamo cose che stanno bene, possono sembrare buone, mentre qualche volta sbagliamo. Però bisogna rispettare tutti».


Eccoci a Marquez. «Le ultime settimane e ora sono momenti difficili. Dalla Malesia non sono felice. Non mi sento bene in questa situazione. È strano quello che è successo in Malesia dopo aver vinto in Australia. È stato molto difficile rimanere concentrato a Valencia. Non sono stupido e sapevo che se non avessi vinto si sarebbe creata questa situazione. Purtroppo, Jorge ha fatto una grande prestazione. Sono completamente in disaccordo con Valentino, che ha criticato me, Dani, Jorge, la Honda, la Dorna, la Fim... ma in futuro la mia mano sarà tesa in ogni momento per dargliela». Sono le parole dello spagnolo Marc Marquez. Il pilota della Honda dopo quanto avvenuto dalla Malesia a Valencia, si dice disposto a tendere la mano a Valentino Rossi.

«Credo, onestamente, che quando passerà qualche giorno o un mese, quando Valentino sarà più tempo a casa, senza stare con tanta tensione addosso, si renderà conto un pò di tutto», ha aggiunto Marquez, il più rapido nella prima giornata di test della MotoGp a Valencia.
«Valentino è il crack del campionato, è quello che ha il più grande curriculum, è il pilota leggenda di oggi. È l'essenza del motociclismo. Uno deve guardare verso di lui, ma anche ad altri», ha proseguito lo
spagnolo.

«Ancora ho una grossa pressione interna. È una sensazione strana, ma la mia coscienza è tranquilla. Questo è molto importante per dormire.
Ho dato il cento per cento in pista e questo è quello che penso», ha sottolineato il campione della Honda che ha riconosciuto che la pressione era più forte di quando si è giocato il suo primo titolo in MotoGp.

«Ero più nervoso di quando nel 2013 mi sono giocato il mio primo titolo in MotoGp. Per quanto ero più serio nel box».
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Il Messaggero