Lorenzo, Marquez e l'American Dream

Lorenzo
MOTOGP Austin, Texas, come dire la tana del lupo. Il circus della MotoGP si trasferisce per il terzo round stagionale sul Circuit of the Americas, terreno di caccia preferito di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MOTOGP
Austin, Texas, come dire la tana del lupo. Il circus della MotoGP si trasferisce per il terzo round stagionale sul Circuit of the Americas, terreno di caccia preferito di Marc Marquez. Qui, lo spagnolo portacolori di casa Honda ha sempre dettato la propria legge: quattro vittorie e quattro pole position in altrettante partecipazioni.

 
Marc è alla ricerca del primo podio stagionale dopo il quinto posto di Losail e la caduta di Termas de Rio Hondo e non c'è posto migliore di Austin per iniziare una rimonta che lo vede già staccato di 37 lunghezze da Vinales.
SI PUNTA AL TRIS
Il giovane pilota di casa Yamaha è stato semplicemente perfetto finora, dominando i test invernali e, soprattutto, conquistando una doppietta che lo ha investito del ruolo di favorito al titolo iridato. Vero è che nella classe regina, Maverick non è mai andato fortissimo al CotA un nono ed un quarto posto negli ultimi due anni ma è altresì vero che la prima vittoria in Moto2 per lo spagnolo era giunta proprio qui, in terra texana. Oltretutto, il Vinales edizione 2017 sembrerebbe aver raggiunto un grado di maturazione tale da risultare praticamente intaccabile. Battere proprio qui Marquez significherebbe infliggere praticamente un colpo da knock-out.
Austin terra di speranze anche per un Valentino Rossi in cerca di conferme. I due podi conquistati finora sono figli di una sceneggiatura degna di un thriller: i problemi al venerdi, lo sconforto del sabato, la rinascita e l'esaltazione della domenica. Due copioni (quasi) uguali nei primi due round, con la speranza che la giusta via di un setup di base sia stata trovata. A tal proposito, proprio con Austin Rossi ha un conto in sospeso dallo scorso anno. Non è mai andato troppo d'accordo con questo circuito l'italiano, ma nel warm up aveva trovato una soluzione in grado di farlo stare con i migliori; una scivolata in gara aveva però mandato all'aria ogni proposito. Ora è giunto il momento della rivincita.

MANCANZA DI AMALGAMA
Chi è alla ricerca di risposte è Jorge Lorenzo. Il maiorchino non ha ancora trovato il giusto amalgama con la Ducati Desmosedici, ma è pur vero che sia a Losail che in Argentina è andato incontro a degli imprevisti. Soprattutto a Termas de Rio Hondo, la sua corsa è durata appena una curva dopo aver forse trovato, in una nuova posizione in sella, una soluzione a molti dei suoi problemi. Tutta quella rabbia e quella frustrazione esternata dopo la caduta con quel gesto antipatico verso la sua moto, lasciata cadere nell'impeto del momento Jorge dovrà trasformarla in velocità in pista. Austin, con quel rettilineo lungo oltre un chilometro, potrebbe essere il suo trampolino di lancio.

Da oggi, il Gran Premio degli Stati Uniti, sarà in diretta esclusiva su Sky MotoGP (canale 208), quattro giorni con circa 30 ore live.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero